Premier League, un problema dopo l'altro: dopo i "dissidenti" il massimo campionato inglese deve fare i conti anche con il turpiloquio. Come riportato dal Sun, infatti, le emittenti si sono messe al lavoro affinché, nel momento in cui ripartirà il campionato, l'audio sia... adatto alle famiglie.

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Premier, un problema dopo l’altro: adesso le TV sono preoccupate del turpiloquio…
Le Tv cercano una soluzione per impedire che gli scambi di "complimenti" in campo si percepiscano nitidamente da casa.
TURPILOQUIO - L'obiettivo è impedire che il telespettatore ascolti parolacce provenienti dal campo. Del resto è lecito immaginare che possa scappare quale imprecazione. E che i microfoni a bordo campo possano captare, complice il silenzio dagli spalti e l'eco generato dallo stadio vuoto, i vari "complimenti" o "inviti che inevitabilmente si scambieranno i calciatori. Il tutto in diretta Tv in fascia protetta...
SOLUZIONI - Ecco perchè sia Sky Sport che BT Sport, le due emittenti che trasmettono la Premier, hanno già pensato di "oscurare" qualsiasi tipo di turpiloquio. Più facile a dirsi che a farsi. In questo senso è al vaglio l'ipotesi di riprodurre i rumori di sottofondo di uno stadio, anche perché è difficilmente prevedibile come e quando possa scattare la miccia che accenda gli animi e spinga chi è in campo a pronunciare parole che sarebbero difficili da spiegare ai bambini che magari vedono in TV la loro squadra del cuore.
FASCIA PROTETTA - Del resto, il regolamento parla chiaro. Sino alle 21 si è in regime di fascia protetta. Le due emittenti, come riporta il tabloid, hanno esperienza per "coprire" di "beep" le partite internazionali, ma quando si litiga in un inglese perfettamente comprensibile tutto diviene più complicato. Restano dunque due strade da percorrere: la prima è che i commentatori si scusino con gli spettatori per quanto si è sentito. La seconda, molto più praticabile, è abbassare o disattivare i sonori nel momento in cui l'azione si svolge a ridosso delle panchine.
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