In Italia, ormai, il concetto di VAR è stato (più o meno) accettato. In Inghilterra, negli ultimi due anni, si è parlato e dibattuto molto sull’introduzione della video-assistenza arbitrale e le schiere di favorevoli e contrari si erano già ben formate. E ai loro occhi, finalmente, o malauguratamente, questo strumento è arrivato anche nella patria del calcio e... le polemiche non potevano mancare nelle sue prime applicazioni.

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Premier, Shearer la definisce: “Joykiller” ma la VAR ha esordito bene..
Dopo mesi e mesi di dibattiti e polemiche sulla tardiva introduzione della VAR, in Inghilterra le polemiche si spostano sui criteri d’applicazione.
DUBBIO - Molti, in Inghilterra, hanno avuto modo di contestare questo strumento - per controverse esperienze personali - da prima che venisse istituito. Si pensi al Manchester City, infuriato per il gol di Llorente che li ha eliminati dalla Champions dello scorso anno contro il Tottenham dell’anti-VAR Pochettino. Ed è proprio il Manchester City il primo club inglese a fare le spese della prima applicazione della VAR in Premier con l’annullamento del gol di Gabriel Jesus per, riporta The Guardian, “un’ascella” di Sterling in fuorigioco.
BENE! - Secondo molti opinionisti come Alan Shearer, se lo strumento garantisce la regolarità di un punteggio va più che bene, tuttavia, il grosso lato negativo consiste nella natura della VAR, un “joykiller”, un “ammazza-gioia”. Tuttavia, nel resto della giornata di campionato, lo strumento si è fatto perdonare. L’esperto arbitro Marriner non aveva visto un tocco con il braccio di Boly nella partita contro il Leicester ma la tecnologia è intervenuta annullando il gol scaturito. Il grande protagonista è stato però l’arbitro Atkinson che senza il bisogno della tecnologia, si avvede della simulazione di Almiron in area di rigore. Insomma, bella l’analisi del Guardian e... buona la prima per la VAR in Inghilterra.
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