di Luca Covino La Premier League inizierà tra pochi giorni, ma alcune squadre già vivono l’ansia da prestazione. In particolare, l’Arsenal che, dopo venti anni, potrebbe vedere sulla propria panchina un nuovo tecnico al posto di Arsene Wenger. L’allenatore francese ha infatti dichiarato che il rinnovo del suo contratto, in scadenza a fine stagione, verrà deciso in base ai risultati dell’imminente stagione.
Wenger, un gentiluomo francese
Wenger approdó a Higbury nel 1996 dopo una breve parentesi al Nagoya, club militante in Afc. Prima dell’esperienza nel campionato giapponese Wenger allenò Nancy e Monaco, col quale vinse un campionato nel 1988 e una Coppa di Francia nella 1990/1991. Alla luce dei risultati ottenuti in Francia, Wenger rifiutò la proposta di commissario tecnico della Nazionale d’oltralpe e il corteggiamento del Bayern Monaco, giurando amore alla sua squadra. Esonerato l’anno successivo per il pessimo avvio di stagione, Wenger si ritrovò dalle stelle alle stalle, fino alla chiamata da Londra. In venti stagioni Wenger diede all’Arsenal il blasone rincorso per tutti gli anni novanta, quelli di una squadra che faceva sudare – pur gioendo – i suoi tifosi come in “Febbre a 90”. Con la gestione del gentiluomo francese i Gunners entrarono nella definitiva impostazione che ne ha fatto una delle squadre britanniche dal vivaio d’oro. Nel corso della sua gestione Wenger ha importato decine di talenti, molti dei quali connazionali, francesizzando per la prima volta un club inglese. Da Vieira a Pires passando per Henry, la forza attrattiva dell’Arsenal di Wenger ha influenzato un’intera generazione di campioni francofoni. Per quanto riguarda il “resto del mondo”, Wenger ha contribuito a scovare e valorizzare calciatori come Fabregas, Van Persie, Ebouè e Ljungberg.
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