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Portogallo, CR7 è una…questione di stato: “La nazionale è più rilassata senza di lui ed è un problema…”

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Sembra quasi impossibile, anzi, direttamente lesa maestà pensare che il cinque volte Pallone d'Oro possa rappresentare un problema per la sua nazionale, ma a sentire la stampa portoghese è proprio così.

Redazione Il Posticipo

Per molte nazionali la prossima settimana rappresenterà soltanto un test importante prima dei mondiali in Qatar di novembre. Ma per molte altre, Italia compresa, è il momento clou per capire se in Medio Oriente in autunno ci si presenterà o se bisognerà vedere la Coppa del Mondo dal divano (di nuovo, per quanto riguarda gli azzurri). Oltre agli uomini di Mancini, però, a spaventarsi sono tanti altri. Gli accoppiamenti dei playoff hanno garantito che una tra Italia e Portogallo, le ultime due squadra campioni d'Europa, non potrà qualificarsi. E anche la nazionale di Fernando Santos ha i suoi bei dubbi per quanto riguarda la partita con la Turchia e, eventualmente, quella con la vincente di Italia-Macedonia. A partire da Cristiano Ronaldo.

ADDIO - Sembra quasi impossibile, anzi, direttamente lesa maestà pensare che il cinque volte Pallone d'Oro possa rappresentare un problema per la sua nazionale, ma a sentire la stampa portoghese è proprio così. Le ultime prestazioni con la maglia dello United non hanno convinto del tutto, nonostante la tripletta clamorosa contro il Tottenham. Ma la questione è più ampia e rappresenta la gestione di un addio alla nazionale che prima o poi dovrà avvenire. Il calciatore probabilmente vuole decidere lui i termini del suo ritiro a livello internazionale e, come spiegano alcuni giornalisti, questo può diventare fonte di polemica se la volontà di Cristiano Ronaldo non dovesse coincidere con quella del commissario tecnico. In poche parole, chi glielo spiega a CR7 che il Portogallo potrebbe fare a meno di lui?

IN MANIERA DIVERSA - Come commenta un giornalista di MaisFutebol, la storia è seria. "È quasi una questione politica, un problema che per essere risolto avrà bisogno di un summit. Bisogna preparare una strategia per l'addio di Ronaldo alla nazionale". E c'è chi, spiega una fonte interna alla nazionale riportata dal Daily Mail, non si fa problemi a dire che senza Cristiano la nazionale gioca meglio. "Ci sono calciatori brillanti, senza menzionare difensori fortissimi come Pepe, Cancelo e Ruben Dias, ma tutti giocano in maniera diversa se c'è Cristiano. Lui è un giocatore importante e tutti i compagni vogliono giocare per lui, sanno tutti che dovranno passare a lui. Da queste parti diciamo che la nazionale è Cristiano Ronaldo e altri dieci giocatori, ma la squadra è più rilassata senza di lui, è migliore senza di lui". E anche a Lisbona i giorni che precedono gli spareggi non saranno per nulla tranquilli...