Uno sponsor di…vino. La nazionale del Vaticano, sebbene non riconosciuta dalla FIFA, si è legata ad un’azienda milanese che produce vini DOC. Il nome? Poderi San Pietro. Con una “chiave” così, impossibile non schiudere le porte di un accordo. Trovato lo sponsor, resta lo stadio. Che non è compreso all’interno delle mura vaticane. Lo Stato Sovrano della Chiesa gioca le proprie partite in oratorio. Storia senza dubbio originale, ma non è la prima volta che il mondo del calcio si lega a sponsor…stravaganti.
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Uno sponsor di…vino per la Nazionale del Vaticano
Il calcio è strano: la nazionale del Vaticano si lega all'azienda vinicola Poderi San Pietro. Storia originale ma non unica...considerando anche la comparsata di... pornhub
Nino, l’imbianchino di Udine
L’Udinese, qualche anno fa, decide di adoperarsi a favore dell’economia del territorio, nel senso pieno del termine. La società bianconera, senza main sponsor, o meglio sponsorizzata dalla Dacia che aveva deciso di premiare l’imprenditoria locale, decise, di volta in volta, di avere sulle maglie l’azienda friulana che avrebbe proposto l’offerta più interessante. Fra i tanti partecipanti, la spuntò tale Nino l’Imbianchino che campeggiò sulle maglie bianconere in occasione della sfida con la Roma.
Pes 2009, il videogioco scende in campo
Curiosa anche l’iniziativa della Lazio. I biancocelesti, anche loro senza sponsor principale sulla maglia, si avvicinano al mondo degli e-sports e accettano una proposta destinata a entrare in modo imperituro nella mente di chi videogioca a calcio. PES, da calcio virtuale diviene reale. E dalla consolle scende in campo, addirittura in una partita di cartello contro l’Inter. L’accordo si limitò a una sola partita ed il ricavato andò in beneficienza.
Pornhub e la squadra femminile
Sul gradino più alto del podio delle sponsorizzazioni più curiose, però, finisce una squadra amatoriale di Calcio a 5 composta interamente da donne, che nel 2016 conquista le prime pagine e le home page dei giornali e del web. La squadra è di Milano, gioca a calcio a cinque e sceglie un nome che è tutto un programma: Champions Feague. Ed è sponsorizzata da Pornhub perchè ha vinto un premio, in quanto composta esclusivamente da donne che hanno scelto scientificamente un nome provocatorio per partecipare (e vincere) al concorso indetto dal sito. Come hanno fatto? Specificando, fra l’altro, che nelle loro fila vi erano ruoli perfetti in base alle categorie più cliccate sul celebre sito vietato ai minori: donne in carne, prosperose, mamme piacenti, brune, bionde, rosse e omosessuali. Una rosa attrezzatissima, quanto è bastato per convincere il colosso del porno e scrivere forse la pagina più originale e pazza delle sponsorizzazioni.
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