Pogba a tutto campo, come quando ha indosso la maglia del Manchester United. Il francese parla della sua stagione a Canal +. Tra gli argomenti, il rapporto con Mourinho, il futuro e la possibilità di un trasferimento in Ligue 1.
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Pogba snobba Parigi: “Il PSG non mi attrae. E poi i miei genitori…”
Il francese, intervistato su Canal +, ha parlato della sua stagione, del rapporto con Mourinho e della possibilità di un trasferimento in Ligue 1. Aggiungendo qualche particolare molto interessante...
MOURINHO - Il rapporto tra giocatore e allenatore deve essere sempre rose e fiori? No, secondo Pogba. Che racconta come sono andate le cose tra lui e Mourinho nel periodo in cui il tecnico portoghese lo ha escluso dall'undici titolare. "A volte non ho giocato e sono andato in panchina. E di questo si è parlato molto. C'è chi non è d'accordo, ma il giocatore e l'allenatore non devono essere migliori amici, non devono per forza andare a cena allo stesso ristorante. Ho avuto problemi, una questione di testa".
RISPOSTA - E le panchine hanno smosso qualcosa in Pogba. "Lui mi ha messo in panchina, io ho risposto in campo, dando ogni volta il massimo. E credo di essere cresciuto nella leadership. Con Mourinho ho indossato per la prima volta la fascia da capitano in una squadra di club. È uno step importante per me, devo maturare e diventare un leader per la Nazionale".
PARIGI - Futuro? Un po' un'incognita. Del resto, al giorno d'oggi, tutto può accadere. "Al momento resto al Manchester United, ma non si può essere mai certi di nulla". E quindi perchè non tornare a casa, a Parigi? Il PSG potrebbe fare ponti d'oro all'enfant du pays... "Andare al Parco dei Principi? Sicuramente no, almeno non con un club. Sinceramente, è un'ipotesi che non mi attrae. Sono cresciuto a Parigi, ma mio padre e mia madre erano tifosi dell'Olympique Marsiglia. Un trasferimento a Parigi non rientra nei miei piani". Cercare dunque il proprio posto lontano da casa. Una cattiva notizia sia per il club della capitale francese che per Mino Raiola. Che già pregustava la gioia di trattare con il poco parsimonioso Al-Khelaïfi...
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