Il Posticipo
I migliori video scelti dal nostro canale

calcio

Pochettino, un no al Barça…di famiglia: “Mia moglie e i miei figli non me lo avrebbero permesso…”

Pochettino, un no al Barça…di famiglia: “Mia moglie e i miei figli non me lo avrebbero permesso…” - immagine 1
Quando i blaugrana hanno esonerato Valverde a gennaio 2020, prima di portare al Camp Nou Setien, avevano contattato l'argentino. Che però non ha mai preso in considerazione la questione. Perchè? Un cuore...Espanyol.

Redazione Il Posticipo

Negli ultimi anni, Mauricio Pochettino è stato costantemente al centro della scena del calcio europeo. Prima con il suo Tottenham, quando ha rischiato di vincere una Champions League che sarebbe stata clamorosa. E poi con il Paris Saint-Germain, dove ha trovato le difficoltà che molti colleghi prima di lui, compresi Ancelotti e Tuchel, hanno dovuto affrontare. Di mezzo, una possibilità intrigante: il Barcellona. Quando i blaugrana hanno esonerato Valverde a gennaio 2020, prima di portare al Camp Nou Setien, avevano contattato l'argentino. Che però non ha mai preso in considerazione la questione. Perchè? Un cuore...Espanyol.

CONTATTI - Lo ha spiegato lo stesso Poch alla trasmissione VaquesSagrades, chiarendo che i contatti con il club blaugrana sono stati soltanto...personali, vista l'amicizia con l'allora presidente del Barça. "Conosco Bartomeu da anni, perchè i nostri figli frequentavano la stessa scuola. All'epoca non era neanche nella dirigenza del Barça. Mi sono incontrato con lui e con Ramon Planes al Turó Park a Sarrià. È normale che il mio nome venga associato a cose del genere, ma non ho mai avuto la possibilità di diventare l'allenatore del Barcellona". Tutta colpa di quella lunga esperienza all'Espanyol, prima da calciatore e poi da allenatore. E ritrovarsi sulla panchina dei rivali cittadini sarebbe stato...impossibile.

FAMIGLIA - A meno di non far arrabbiare tutta la famiglia. "Mia moglie e i miei figli non me lo avrebbero permesso visto il legame con l'Espanyol. Non voglio suonare demagogico, ma il Barcellona ha tantissime possibilità di trovare figure legate al suo modo di vedere il calcio. Io invece non ho nulla a che fare con le idee del club. Io sono un Periquito e le mie idee sono quelle dell'Espanyol". Insomma, ottime ragioni per un no. E certamente meno nette di quando disse: "Non allenerò mai il Barcellona e l'Arsenal perché sono molto legato all'Espanyol e al Tottenham. Sono cresciuto al Newell's Old Boys e non guiderò mai il Rosario Central. Preferisco lavorare nella mia fattoria in Argentina anziché allenare certi club". Ora la...fattoria si chiama PSG e anche lì di problemi non gliene mancano, con la possibilità di essere esonerato a breve. Ma almeno, Poch è stato coerente.