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Pochettino, parole di addio: “Stagione complicata, sono contento di aver contribuito al decimo titolo”

Il tecnico argentino ha vinto, come tutti i suoi predecessori, il titolo di Campione di Francia, ma il decimo è qualcosa di speciale. Come chi c'era in panchina prima di lui, però, ha anche perso la Champions. Conferma non scontata...

Redazione Il Posticipo

Pochettino e il PSG, un rapporto difficile da inquadrare. Il tecnico argentino ha vinto, come tutti i suoi predecessori, il titolo di Campione di Francia, ma il decimo è qualcosa di speciale. Come chi c'era in panchina prima di lui, però, ha anche perso la Champions. Ha dunque, elementi per poter ambire a una conferma. Resta da capire se reggeranno. Le parole del tecnico, in vista della sfida contro il Troyes, sono riprese dal Le Parisien.

ESCLUSO - Il PSG si è riservato di annunciare o meno la prosecuzione del rapporto con il tecnico alla fine del campionato. Certamente, non aiuta essere stato escluso dalle nomination come migliore allenatore. "Non credo sia necessario esprimere una opinione al riguardo. Non l'ho fatto quando sono stato votato come uno dei tre migliori allenatori del mondo con Jurgen Klopp e Pep Guardiola. È un dato di fatto e niente di più. È difficile valutare la stagione. In primo luogo perché sarebbero necessari parametri oggettivi e non soggettivi. Quando ho firmato, ​​un anno e mezzo e mezzo fa, per questo club la priorità assoluta è vincere la Champions League. E se non la vinciamo, non possiamo dire di aver fatto una buona stagione perché non c'è soddisfazione nell'aver raggiunto l'obiettivo principale. Al di là della delusione di non aver vinto in Europa, però c'è la soddisfazione di aver fornito il contributo alla conquista del decimo scudetto. Non è mai comunque scontato vincere un nuovo titolo nazionale. Aver apposto la firma sul decimo mi rende orgoglioso".

PROSPETTIVE - Per il futuro cambio di moduli e inserimento dei giovani. "La creazione di un nuovo sistema di gioco richiede sforzi, disciplina e duro lavoro. Ci vuole tempo per trovare le situazioni giuste che permettano di riproporre il 3-4-3 con continuità. Per adesso non ne sono soddisfatto né deluso. Era un'alternativa legata al momento, vedremo se la rinnoveremo domani. Per quanto riguarda i giovani, è una questione che ci sta a cuore. Seguirli, sostenerli e accompagnarli sino all'esordio in prima squadra è davvero emozionante. Ci vuole solo un po' di pazienza. Bisogna capire che per i giovani i tempi sono diversi dagli altri, perché devono acquisire un po' di maturità".