
Si respira aria di Superclasico a pieni polmoni. E a riscaldare l’atmosfera, già di per sé rovente, ci pensa un vecchio bucaniere dell’area di rigore. “El Loco” Abreu. Calciatore non eccelso, ma assolutamente fuori di testa e capace di indossare 26 maglie. Tranne quella del Boca. E piuttosto che farlo, e migliorare il proprio record, preferirebbe smettere, lui che nel 2008 ha condotto il River alla vittoria del torneo clausura. La “stima” per i rivali si riassume in poche parole rilasciate a ESPN: “Se dovessi giocare per il Boca? Piuttosto mi ritiro”. A dispetto dei 42 anni, non ci pensa affatto. Vuole continuare a giocare a scrivere capitoli di calcio, un qualcosa fatto pressoché ovunque: l’attaccante classe 1976 vanta esperienze in Uruguay, Argentina, Spagna, Brasile, Messico, Israele, Grecia, Ecuador, Paraguay, El Salvador e Cile. Una carriera infinita, la sua: sesta posizione assoluta nella classifica dei cannonieri della “celeste”, un quarto posto ai Mondiali del 2010, con tanto di “firma” e la Copa America l’anno successivo. Otto campionati vinti in carriera e tante, tantissime follie.