Vendetta, tremenda vendetta. Con più di dieci anni di ritardo, nel luogo…del misfatto. In realtà Gerard Piquè le sue belle soddisfazioni contro lo United se le è anche prese, visto che due delle tre Champions che ha in bacheca le ha vinte proprio contro i Red Devils. Ma mai era riuscito a prendersi la scena a Old Trafford, dove in fondo il difensore aveva fallito. Ferguson lo aveva preso sotto la sua ala, ma alla fine ha permesso che il catalano tornasse a casa per una cifra anche modesta, quattro milioni di euro. E la prestazione contro lo United ha dimostrato che forse ne valeva qualcuno in più.
SCHERZI – Chissà cosa ne penserà…la camicia di Piquè, che nel 2004 è finita sul terreno, inzuppata d’acqua e attaccata a una sagoma per esercitarsi sulle punizioni. Già, perchè come confessa al Daily Mail, una cosa che manca al catalano dei tempi in cui era a Manchester sono gli scherzi. “L’alto livello degli scherzi è una delle cose che mi manca di più. Mi divertivo davvero tanto. Mi piace lo humour nero inglese. Certo, anche qui al Barcellona ci facciamo degli scherzi, ma meno che a Manchester. Jordi Alba per esempio si diverte molto. Ma niente in confronto allo United. Credo di stare invecchiando…”. Già, niente al confronto dello United e Piquè lo sa bene.
NONNISMO – A parte il celebre scontro con Evra (quando il catalano diede fuoco agli scarpini del francese, che a sua voltà lasciò un…ricordino in quelli del catalano), il difensore blaugrana ha ricordato un episodio di nonnismo subìto al suo arrivo a Manchester. “Quando sono arrivato lì, un giorno sono andato ad allenarmi con una camicia nuova, che mi sembrava molto bella. E poi quando sono sceso in campo ho visto che era stata messa addosso a una delle sagome che si usano per allenarsi sulle punizioni. Aveva piovuto tantissimo ed era piena di fango. Avevo 17 anni, è una scena che non dimenticherò mai”. E che forse gli è venuta in mente durante la prestazione perfetta in quella che una volta è stata casa sua…
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