Il Posticipo
I migliori video scelti dal nostro canale

calcio

Piquè, parla nonno…Bernabeu: “Gerard non era abituato a fare panchina. Laporta? Non entro su questo terreno”

Piquè, parla nonno…Bernabeu: “Gerard non era abituato a fare panchina. Laporta? Non entro su questo terreno” - immagine 1
Essere un ex vicepresidente del Barcellona...e chiamarsi Amador Bernabeu. Cosa già abbastanza strana, ma il signor Bernabeu è anche il nonno di Gerard Piquè. E nel giorno dell'addio di suo nipote, ha detto la sua...

Redazione Il Posticipo

Essere un ex vicepresidente del Barcellona...e chiamarsi Amador Bernabeu. Potrebbe bastare questo per rendere le cose abbastanza strane, ma il signor Bernabeu ha un altro legame con i blaugrana mica da ridere: è il nonno di Gerard Piquè. E nel giorno dell'addio al calcio di suo nipote ha parlato alla trasmissione Carrusel Deportivo della Cadena Ser, per raccontare le emozioni di un giorno che in famiglia nessuno potrà mai dimenticare.

Emozioni miste

—  

"È stata un'emozione molto grande, ma una tristezza altrettanto grande, un misto di sentimenti positivi e negativi. Quelli positivi sono per tutto quello che ha fatto Gerard, che è stato parecchio, e perchè è stato un finale che non ci aspettavamo. A volte le cose sono forzate, invece l'ho visto molto felice. La parte negativa è che comunque era in condizione di poter continuare a giocare a calcio. Sono emozionato, perchè sono anni che lo ho portato qui, dove ha vissuto tutta la sua storia. Se ne va come il signore che è e chi non lo conosce bene non ha il diritto di criticarlo". Ma a casa qualcuno aveva idea di quello che sarebbe accaduto? "È un qualcosa su cui abbiamo fatto riunioni di famiglia, mi ha detto qualcosa al riguardo, io l'ho capito e mi aspettavo che sarebbe finito tutto. Ci sono cose che non voleva accettare, come lo stare in panchina, e sapeva che sarebbe andata così. È una questione di personalità".

La panchina e Laporta

—  

La decisione comunque è sembrata molto affrettata... "Se ne è andato così di fretta perchè, visto il suo modo di essere, non è uno che vuole fare panchina, non è abituato a sedersi mentre è in condizioni di giocare. Perchè possono dire quello che vogliono, ma fino all'ultimo minuto di carriera ha dimostrato di poter giocare. Sono scelte sportive, che vanno accettate, ma fino a un certo punto". Dunque ci si può aspettare che Piquè se ne vada con qualche sassolino nella scarpa... "No, Piquè non se ne andrà mai arrabbiato con il Barça, tifa per questa squadra come tutta la famiglia, siamo culé da tutta la vita, il Barça è la nostra vita e la nostra storia. E poi una cosa sono le persone, un'altra il club". E qui si capisce che magari qualche frizione c'è stata. Forse con Laporta? Nonno Amador si taccia... "Su questo terreno non voglio entrare". Ma chissà che non lo faccia Piquè stesso prima o poi...