Il tempo passa, ma il grande calcio non smette di essere il suo habitat naturale. Gerard Piqué, nonostante la carta di identità segnali che non sia più un giovanotto e in barba ad alcuni problemi fuori dal campo, non ci pensa neanche a sentirsi finito. Xavi ha parlato chiaro: non è titolare e dovrà dimostrare di essere all'altezza quando scenderà in campo ma il centrale è comunque ancora saldamente all'interno del progetto del Barcellona. Del resto, si parla di uno che ha vinto ben quattro volte la Champions League, tre con i blaugrana e la prima addirittura con il Manchester United di Sir Alex Ferguson. Quell'esperienza a Old Trafford resta però un po' un mistero. Come sono andate realmente le cose tra il tecnico scozzese e il difensore catalano nel lontano 2007? E soprattutto: perché Piqué non ha praticamente mai trovato spazio nei Red Devils?

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Piqué-Ferguson: perché é finita la fiducia tra i due? “Nel 2007 siamo andati a Bolton e Anelka…”
DODICI PARTITE ALLO UNITED
Il centralone classe '87 da ragazzo si è diviso tra la Masia tra il 1997 e il 2004 e il Manchester United di Sir Alex Ferguson. Con cui però ha giocato appena dodici partite in Premier League in quattro anni prima di ritornare a Barcellona, dove è diventato ben presto campione di Spagna, d'Europa e del mondo. Qualche tempo fa Gerard Piqué ha raccontato come sono andate le cose Oltremanica ai microfoni di The Players' Tribune:"Sir Alex è come un secondo padre per me... Nel 2007-08, parecchio tempo dopo il mio arrivo in Inghilterra, mi ha detto che avrei giocato circa venticinque partite". Ma le promesse fatte dallo scozzese alla fine sono state sconfessate dalle sue scelte.
QUEL GOL DI ANELKA
Piqué ha raccontato il fattaccio che gli è costato la carriera allo United: "L'inizio è stato buono. Stavo giocando al fianco di Rio Ferdinand, a novembre siamo andati a giocare a Bolton... Rivedo la palla arrivare nella nostra area di rigore. Mi sono detto: via e sii aggressivo! Sono saltato di testa per prenderla, ma l'ho mancata completamente. Era come se fossi uscito da un incubo: la palla continuava a viaggiare. Mi è passata sopra la testa come se fosse un palloncino... Sono atterrato e mi sono voltato inorridito: Anelka ha controllato il pallone e ha segnato. Abbiamo perso 1-0 ed è stata colpa mia". Fine della fiducia di Sir Alex e viaggio di ritorno a Barcellona. Come sarebbero andate le cose senza quell'errore? Magari Piqué oggi sarebbe una colonna dello United anziché una leggenda del Barça...
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