Poche ore dopo la gioia per Immobile, che raggiunge Piola nella classifica marcatori di tutti i tempi della Lazio, il popolo biancoceleste piange il suo storico capitano Giuseppe "Pino" Wilson, che se n'è andato a 76 anni. Nato nel Regno Unito e cresciuto nell'Internapoli, Wilson è approdato nella Capitale nel 1969 ed è stato per un decennio il simbolo della Banda Maestrelli, la Lazio che (nonostante, o forse grazie a uno spogliatoio caldissimo) nella stagione 1973/74 si laurea campione d'Italia. Con le sue 392 presenze con la maglia biancoceleste è a lungo stato primatista del club, prima che Radu e Favalli lo spedissero sul terzo gradino del podio. Per tutto il popolo laziale resterà per sempre "il Capitano", mentre per il palmares è anche stato...Pino l'americano.


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Pino l’americano: quando Wilson ha vinto il Soccer Bowl (e il premio come miglior difensore)
Per tutto il popolo laziale, "Pino" Wilson resterà per sempre "il Capitano". Ma per il palmares è anche stato...Pino l'americano. Nel 1978 Wilson decide infatti di seguire Giorgio Chinaglia ai New York Cosmos e...scrive la storia anche lì.
I COSMOS - Nel 1978 Wilson decide infatti di seguire Giorgio Chinaglia nell'esperienza oltreoceano. Long John si era trasferito a New York nel 1976, nel momento in cui la lega nordamericana cercava di spiccare il volo, per giocare nei Cosmos assieme a Pelè. Due anni dopo, Chinaglia convince Pino, che vola negli Stati Uniti in prestito, con il benestare del presidente Lenzini. È un'esperienza breve, ma molto intensa, parecchio particolare e soprattutto vincente. I Cosmos dominano la regular season, ma nel primo turno dei playoff la partita di andata contro i Minnesota Kicks è un disastro a dire poco: la squadra della Grande Mela incassa un clamoroso 9-2. In Europa sarebbe la fine, ma non nella NASL. Da quelle parti la differenza reti nel doppio confronto non vale. In caso di parità dopo le due partite si giocano trenta minuti con il golden gol e, eventualmente, gli shoot-out, gli uno contro uno con il portiere partendo da centrocampo.
MVP - Tutte cose che a Wilson certamente saranno sembrate astruse, ma che rappresentano il lasciapassare per la gloria. I Cosmos passano il turno, vincono anche il titolo di Conference e si presentano al Soccer Bowl, la finalissima del campionato, contro i Tampa Bay Rowdies. Finisce 3-1, con i newyorchesi campioni e soprattutto con Pino Wilson che porta a casa il titolo di MVP difensivo della partita davanti a compagni di squadra di un certo spessore come Carlos Alberto e Franz Beckenbauer. Non è abbastanza però per convincerlo a rimanere negli USA e a fine agosto, subito dopo la vittoria, Wilson torna alla Lazio. Non senza la consapevolezza di aver scritto la storia da entrambe le parti dell'Oceano Atlantico...
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