Chiamatelo "effetto Lapadula". Anche se, visto il contesto, forse sarebbe più appropriato definire il tutto..."locura". Dopo anni in cui si era parlato del possibile esordio del centravanti nella selezione sudamericana, considerando la discendenza peruviana da parte di madre, la nuova avventura del bomber del Benevento con il Perù di Gareca va a gonfie vele. La Blanquirroja in Copa America è arrivata a giocarsi (perdendo) l'accesso alla finalissima contro il Brasile. Merito anche del numero 9, che ha segnato nel 2-2 contro l'Ecuador e che soprattutto ha trascinato i suoi con una doppietta nei quarti di finale contro il Paraguay. Dunque, la febbre che circonda l'attaccante torinese è sempre più alta, come dimostrano le ultime dal paese sudamericano.

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Perù, tutti pazzi per Lapagol: nasce a Cusco il primo bambino chiamato…Lapadula!
Se a Roma si scherza sul fatto che l'arrivo di Mourinho potrebbe portare tanti tifosi giallorossi a chiamare i loro figli Josè, di certo in Perù è già nato il primo... "Lapadula"!
LAPADULA PETER - E se a Roma si scherza sul fatto che l'arrivo di Mourinho potrebbe portare tanti tifosi giallorossi a chiamare i loro figli Josè (o Giuseppe, come ha chiosato lo Special One alla sua presentazione), di certo in Perù è già nato il primo "Lapadula". A raccontarlo è Cusco tu Semanario, che spiega che una coppia ha deciso di dare al suo bambino il nome, anzi, il cognome del bomber del Perù. Una scelta assai azzeccata, perchè il piccolo Lapadula Peter Chupingañahui Tocosh è venuto alla luce qualche ora prima del match contro il Paraguay. E il centravanti, pur non sapendone ovviamente nulla, ha deciso di festeggiare a modo suo questa piccola follia da parte di un popolo che sta dimostrando di essergli già parecchio affezionato.

FEBBRE - E dire che fare meglio di quanto già avvenuto sembrava complicato. Dopo la rete contro l'Ecuador è spuntata sui social "Lapagol", una canzone composta appositamente per celebrare le gesta del "Bambino", come lo chiamano da quelle parti. Qualcun altro sui social ha creato"Legodula", ovvero, un personaggio dei Lego con le fattezze del centravanti. E prima dell'esordio in nazionale, il celebre guaritore Don Abel ha infatti portato a termine un rito, consacrando Lapadula alle divinità delle montagne delle Ande e alla Madre Terra, affinchè le sue prestazioni con la maglia della nazionale fossero buone. Numeri alla mano, Don Abel ha evocato gli spiriti giusti. E chissà che i Lapadula peruviani nei prossimi anni non diventino ancora di più...
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