Ivan è tornato il terribile, nel senso lato del termine. L'esterno nerazzurro conferma pregi e difetti. L'effetto Spalletti lo ha trasformato, ma sino a un certo punto. Dopo 7 gol e sei assist, l'esterno offensivo dell'Inter si è spento: male contro la Juventus, malissimo contro l'Udinese, inguardabile con il Sassuolo.
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Perisic, che succede? Ivan è tornato…terribile
Spalletti deve sciogliere il nodo Perisic: farlo riposare e risparmiarlo in Coppa Italia oppure dargli fiducia in una partita che può essere crocevia della stagione dell’Inter?
Perisic è stanco e...senza Nagatomo
Il croato può aggrapparsi alle attenuanti generiche: Spalletti lo ha utilizzato...senza tregua. 1620 minuti tutti d'un fiato. Risparmiato solo in Coppa Italia, con il Pordenone. Stanchezza a parte, Perisic sta pagando anche i nuovi dettami tattici dell'Inter. L'ingresso in pianta stabile di Santon, paradossalmente, lo limita. L'esterno basso nerazzurro è molto più propositivo di Nagatomo il che “costringe” Perisic ad accentrarsi e a trovare meno spazi per le sue sgroppate. Il croato non ha, nelle sue corde, il dribbling. Supera l'avversario “dritto per dritto” in progressione lanciandosi in uno-due. L'Inter, ultimamente, ha alzato il baricentro: Santon si alza più spesso del giapponese e “intasa” gli spazi. Dunque Perisic, senza la possibilità di attaccare la profondità, perde tempi di gioco e sopratutto spazi dove inserirsi. In tre parole: non ha incisività. E paradossalmente, il rientro del giapponese lo agevolerebbe.
Non ci sono alternative
Al netto delle mutazioni tattiche, è comunque innegabile che Perisic si sia involuto. Il calo è certificato dai numeri: nelle ultime partite nessun gol e solo due tiri in porta, appena due cross riusciti e ben 11 sbagliati e una certa macchinosità nei movimenti. Resta da chiedersi se si possa rinunciarvi in una partita secca che può fungere da crocevia stagionale. Ed è un lusso che Spalletti non può permettersi. Senza i suoi rifornimenti, Icardi non segna e l'Inter diviene prevedibile e scolastica. In rosa, fra l'altro, non vi sono alternative tecniche credibili: alle spalle di Perisic c'è Karamoh, idolo incontrastato di San Siro, ma che non ha ancora pienamente convinto il tecnico di Certaldo che potrebbe tuttavia rischiarlo nel derby. Sia per testare il calciatore, sia per garantire la possibilità di rifiatare a Perisic. Che Spalletti spera torni presto terribile solo per gli avversari...
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