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Perinetti: “Il calcio fa bene a cercare di ripartire, ma non mi spiego perché in C si prosegue”

Il dirigente ritiene che il mondo del calcio abbia diritto di provare a sopravvivere ma solleva dei dubbi sulla prosecuzione dei campionati di serie C

Redazione Il Posticipo

Giorgio Perinetti in diretta ai microfoni di TMW Radio, ha parlato della possibilità di ripresa del calcio italiano analizzando le scelte maturate in assemblea.

COMPATTEZZA - Il dirigente ritiene che si debba ricominciare. "Credo sia importante la compattezza. Se il calcio si fosse fermato saremmo andati incontro a conseguenze molto gravi. Ovviamente speriamo che il virus rimanga calmo e quieto.  Rimane aperta la questione Lega Pro, che aveva espresso un indirizzo ben chiaro. Chi fa calcio però accetta le sue regole sa che ci sono organismi che decidono. Ora non saprei dire come potrà reagire la Serie C: ci sono costi e problemi importanti, lo vedremo nei prossimi giorni. La Lega Pro è stata sempre abbastanza chiara su questo discorso, ci saranno criticità che vedremo come potranno essere superate".

TOUR DE FORCE - Il rischio è di concentrare troppo calcio per finire questa stagione e iniziare la prossima. "Siamo stati devastati da un fatto unico nella storia dell'umanità. Il calcio come ogni impresa ha diritto di provare a sopravvivere. Purtroppo questa e la prossima saranno due stagioni segnate, una dal problema e l'altra dalle conseguenze. Andranno trovate le giuste formule per sostenersi, e format che rendano più agevole il sistema- Si è lottato tanto per riportare il calcio in campo, anche se ovviamente il discorso Lega Pro ci ha sorpresi. Dovranno spiegarci il perché e il per come si farà. Altrimenti è un rebus che faccio fatica a risolvere".

BILANCI - Restano da sistemare molti conti in disordine dopo l'impatto della pandemia: "Un problema enorme. Una volta stabilita la conferma della ripresa, speriamo dal 28 maggio, da lì potremo capire tutto il resto. Le società sono titubanti anche sugli allenamenti. L'unica cosa che può dare il via alle risoluzioni dei problemi è la certezza della ripartenza. In questo senso sono arrivate indicazioni importanti, quando ci sarà l'incontro con Conte, Spadafora, Gravina e Dal Pino, e sarà dato il via, allora si potrà valutare il resto".