L'Atalanta regala una gioia al calcio italiano confermandosi particolarmente a suo agio in campo europeo. Il CEO Luca Percassi al termine della sfida decisa nel finale da Boga in casa del Bayer Leverkusen analizza la partita e le prospettive della Dea.

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Percassi: “Vittoria motivo d’orgoglio. Meglio in Europa? In Italia siamo stati penalizzati”
L'Atalanta regala una gioia al calcio italiano confermandosi particolarmente a suo agio in campo europeo.
GIOIA - L'Atalanta ha sofferto tantissimo, soprattutto nel secondo tempo, poi è arrivata la grande gioia. "Siamo contentissimi, abbiamo portato a casa la qualificazione giocando una partita sofferta contro una squadra molto forte. Ovviamente tagliare questo nuovo traguardo è motivo di orgoglio per la città e i tifosi che ci hanno seguito sin qui. Abbiamo centrato un grande obiettivo che premia il nostro lavoro".
ITALIA - Una Atalanta a due volti. In Europa mostra evidentemente quello migliore. "L'analisi dei risultati va affrontata su uno spettro molto più ampio di situazioni che si prestano a diversi commenti e sfaccettature. Credo che si stia anche giocando un buon campionato, in Italia ci sono diversi componenti che hanno inciso in questi mesi. Sicuramente quest'anno siamo stati penalizzati in campionato per una serie di motivi, ma non dobbiamo abbatterci e continuare a lavorare. Tutto quello che conquisteremo, sarà frutto delle imprese sul campo. Nessuno ci regalerà nulla, ci siamo limitati al silenzio nonostante qualche torto, ma non conosciamo altre strade rispetto al lavoro. Dopo la sosta recupereremo tanti giocatori e potremo presentarci al meglio in vista del rush finale".

PROSPETTIVE - Arrivando ai quarti di finale lecito sognare. Anche se forse si pretende troppo a una squadra che sta compiendo un vero e proprio miracolo sportivo. "Come ci insegna il nostro tecnico, ogni esperienza europea ci permette di crescere e imparare. L'Atalanta in Europa sta scrivendo pagine importanti da diverso tempo. Essere protagonisti ad alti livelli in campo internazionale è qualcosa di straordinario ma non scontato per una realtà come la nostra che non deve mai dimenticare da dove proviene. Siamo consapevoli della nostra dimensione e convinti di vivere al meglio un periodo straordinario".
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