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409 spettatori e il piatto piange: record negativo per il Siviglia B

Il calcio non è una questione economica ma è uno sport, un gioco, una passione. Eppure c'è qualcosa che unisce i due punti di vista: il numero degli spettatori. Come sta imparando la Segunda Division.

Riccardo Stefani

Sono molte le tifoserie che si schierano e intonano spesso dei cori contro il cosiddetto “tifoso occasionale”. Certo, poi possono sussistere migliaia di motivi più o meno buoni per non rappresentare proprio l’esatto standard di tifoso fedele-modello: motivi economici, di lavoro, di mobilità etc. ma di certo quelli che abbandonano la squadra nel momento del bisogno non hanno scuse. I fedelissimi si contano, non sulla punta delle dita, ma quasi, soprattutto se consideriamo la capienza media degli impianti sportivi moderni. È ovvio che qualcuno possa risentirsi per i costanti fallimenti del proprio club ma la scelta è stata fatta: è il caso che ci si assuma la propria responsabilità di tifoso, sia pure per andare a contestare, sia pure per entrare allo stadio e rimanere in silenzio, sia pure per fischiare. Ma disertare non serve a nulla e il Sevilla Atletico e .i suoi (pochi) spettatori lo stanno dimostrando.

Atletico Sevilla, squadra B di nome e di fatto

È vero la seconda squadra del club di Montella, che gioca in seconda divisione spagnola, non sta disputando il miglior campionato della sua storia. A parte qualche pareggio, dall’inizio della stagione ha vinto due sole volte contro gli sfortunati (e comunque meglio classificati) della Hoya Lorca ed inspiegabilmente contro i quinti classificati del Granada. In totale fanno sedici punti, e quando la somma dei risultati positivi non supera i risultati negativi c’è davvero da preoccuparsi. Infatti i biancorossi sono ultimi in classifica e a sostenerli, nell’ultima gara casalinga (sottolineiamolo) contro l’Albacete, sono accorse solo 409 persone. Questa penuria di pubblico batte il record negativo di entrate stabilito dallo stesso club di 564 biglietti staccati all’ingresso dello scorso sette gennaio quando il Sevilla Atletico ospitava il Lorca, con molti tifosi che si sono persi la rara occasione di veder vincere la propria squadra. Numeri da terza divisione, in cui sembrano essere rassegnati a rilegarsi.

IL DISASTRO MONDIALE

Quindi il record di minore affluenza per una partita di calcio è stato stabilito? Assolutamente no! Non c’è mai limite al peggio considerando soprattutto il prestigio di alcune competizioni. Ai mondiali del 1930 solo trecento spettatori hanno avuto la decenza di presenziare allo scontro tra Romania e Perù in quel di Montevideo (capitale dell'Uruguay, paese ospitante della prima Coppa del Mondo). Certo, sarebbe anche comprensibile la bassa influenza dei tifosi rumeni, costretti a un lungo e costoso viaggio intercontinentale, ma ai peruviani bastava varcare (soltanto) tre stati per seguire i propri beniamini. E chissà se qualcuno all'epoca ha pensato che questo "Mondiale" non era un'idea così geniale...

UN ALTRO PRECEDENTE ILLUSTRE

Torniamo in Europa. È il 1964 e mentre nei negozi di dischi esce il diciottesimo album di Johnny Cash, I walk the line, è tutto pronto per la finale di Coppa delle Coppe tra Sporting Lisbona e MTK Budapest nell’Heysel Stadium di Bruxelles, un ventennio prima della nota tragedia. Parliamo di uno stadio che dotato della bellezza di circa 70.000 posti… rimasti vuoti. Non tutti ma quasi: in quell’anno sole 3.208 persone partecipano all’incontro. La partita però finisce con un pirotecnico pareggio per tre reti a tre ed è necessario un replay. Il che spiega perchè la seconda partita, sempre al cardiopalmo, ha visto decisamente aumentare la presenze, con almeno 14.000 spettatori sugli spalti. Meglio di niente...

IN ITALIA SUCCEDE?

Per fortuna che in Italia non abbiamo di questi problemi. Ah, no? Invece sì! Non se la ricorda nessuno Crotone-Palermo dello scorso anno? Beh, ci pensiamo noi a rinfrescarvi la memoria. Gli ammodernamenti in linea con la Serie A dell’Ezio Scida, stadio di casa del Crotone, non erano ancora terminati e così alcune partite dei calabresi si sono disputate in campo neutro a Pescara, allo stadio Adriatico. La peggiore vogliamo ricordarvela così, in modo veloce ed indolore: Crotone-Palermo, affluenza 512 spettatori. Fine.