Il Giudice Sportivo ha inflitto lo 0-3 a tavolino al Sassuolo: il club neroverde ha fatto entrare in campo, durante il match vinto 2-1 con il Pescara di Oddo, Antonino Ragusa. Il giocatore non risulta ancora tesserato, la squadra di Di Francesco perde così tre punti che in questo momento le consegnavano un insolito primato in classifica. Non succede spesso (e per fortuna) in Italia che un risultato di una partita venga deciso a tavolino. Quando succede, è caos totale: ricordiamo il Caso Catania del 2003, il più clamoroso degli anni 2000 che all'epoca costrinse la Lega al campionato di Serie B a 24 squadre.
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Partite decise a tavolino: cinque casi famosi in Italia
Il Giudice Sportivo ha inflitto lo 0-3 a tavolino al Sassuolo: il club neroverde ha fatto entrare in campo, durante il match vinto 2-1 con il Pescara di Oddo, Antonino Ragusa. Il giocatore non risulta ancora tesserato, la squadra di Di Francesco...
Il Caso Catania
Il 12 aprile del 2003, durante Catania-Siena di Serie B (terminata 1-1), la squadra toscana schiera Luigi Martinelli: quest'ultimo, la settimana precedente, aveva giocato nel Campionato Primavera nonostante fosse squalificato. Gaucci, allora presidente degli etnei, presenta ricorso alla CAF: perde in primo grado ma vince in secondo e ottiene l'assegnazione della vittoria a tavolino (2-0) che garantisce al Catania la permanenza in B, mentre la sentenza CAF ordina lo spareggio salvezza tra Napoli e Venezia. Successivamente il Coni ripristina il risultato del campo con la conseguente classifica; un ulteriore appello presso il TAR di Catania restituisce al club i due punti ottenuti a tavolino. Contestualmente viene accolto un ricorso presentato dal Venezia per la partita interna con gli etnei (giocata il 17 maggio e vinta 2-0 dagli ospiti) per la posizione irregolare di Vito Grieco (che come Martinelli aveva giocato con la Primavera nonostante la squalifica ricevuta): la sconfitta a tavolino comporta la retrocessione dei siciliani in C1. I successivi ricorsi al TAR da parte di altre società bloccano i turni eliminatori della Coppa Italia 2003-2004 e le prime due giornate di Serie B, la Lega è costretta a ripescare Catania, Salernitana e Genoa mentre la Fiorentina viene riammessa al posto del Cosenza fallito. Ciò comporta l'allargamento della Serie B a 24 squadre.
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Atalanta-Napoli (1990)
Milan-Roma (1987)
Juventus-Cesena (1987)
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