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Parla il padre di Alaba: “Con il Bayern non era un problema di soldi, siamo stati usati come scusa…”

 (Photo by Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images)

E adesso...parla Alaba. Non il calciatore del Real, ma suo padre, che dopo aver mantenuto un basso profilo ha deciso di raccontare la sua versione di come sono andate le cose con i bavaresi...

Redazione Il Posticipo

E adesso...parla Alaba. Non il calciatore del Real, ma suo padre, che durante i lunghi mesi di scontro con il Bayern Monaco e di trattative con il Real ha preferito mantenere un basso profilo. Ma adesso che suo figlio è ufficialmente un calciatore dei Blancos, Alaba senior ha voluto rilasciare un'intervista al podcast Bayern Insider, spiegando come secondo la sua versione sono andate le cose con il club bavarese...

PIRANHA - "Fa male andarsene, senza alcun dubbio. Ci mancherà sempre il club per come ci hanno trattati e per quanto ci hanno fatto sentire bene. David cercava una nuova sfida, ma bisogna ammettere che alcune cose non stavano andando del tutto bene". Tutto nasce da un rinnovo che è sembrato complicato sin dall'inizio, anche per la presa di posizione del club nei confronti del procuratore di Alaba. "Zahavi non si è meritato di essere chiamato 'piranha', è un qualcosa che non accetto. Prima è uscito fuori che per rinnovare chiedevamo 20 milioni di euro, poi 19,5. Quali sono le vere cifre? E tutto questo per far arrivare la cosa alla stampa nella maniera più populista possibile e per poter chiamare Pini 'un piranha'. Mi sono mancate le parole. Non voglio criticare direttamente nessuno, ma i conti non tornavano".

 (Photo by Matt Childs/Pool via Getty Images)

SCUSA - Insomma, un'accusa seppur velata a Uli Hoeness, che si è esposto in prima persona contro le richieste del calciatore e del suo entourage. Il padre di Alaba però smentisce le motivazioni economiche della rottura. "Non voglio entrare nei dettagli, ma i responsabili sanno quello che è successo davvero. Posso solo dire che con il passare del tempo le posizioni si sono irrigidite molto e che non abbiamo fatto alcun tipo di discussione sui soldi. Questo per far capire che alla fine non si trattava di questioni di denaro. Le conversazioni sono iniziate prima del Covid, ma ci siamo sentiti traditi perchè in piena pandemia si è utilizzato il nostro caso come scusa, quando altri rinnovi durante quel periodo sono andati tranquillamente a buon fine".

REAL - Ora c'è da pensare al Real, anche se le offerte non sono mancate."Ovviamente il Real era la prima opzione. David ha avuto tantissime offerte, tra cui quelle delle migliori quattro squadre di Inghilterra, due club italiani e tre tedeschi. Questo lo sa tutto il mondo, ma noi per amore del Bayern siamo rimasti. È stato un viaggio molto lungo, che finisce un po' rovinato per gli scontri recenti, ma in generale ci siamo trovati bene". E a Madrid Alaba ritroverà Ancelotti, che lo ha già allenato in Baviera. "Grazie al cielo David è un ragazzo aperto, che tratta tutti con affetto e sincerità. E Carlo è un grande allenatore, vedremo come andranno le cose. Non posso dire ancora molto, se non che siamo felicissimi di questa porta che si è aperta per David". La speranza è che Carletto...sia d'accordo.