Tra le tante particolarità delle partite senza pubblico, ce n'è una che è evidente a chiunque: si sente davvero tutto quello che viene detto. A partire dalle indicazioni dei tecnici ai calciatori, continuando con le proteste, fino alle grida in campo. Ed esattamente come si sentono in TV, tutte queste cose si sentono ancora meglio in campo. Di conseguenza l'arbitro ha un lavoro ulteriore, perchè quello che prima veniva coperto dal rumore dei tifosi ora è perfettamente intellegibile. Quindi qualsiasi insulto o espressione blasfema rischia di essere ascoltato e punito, se non direttamente dal fischietto attraverso il giudice sportivo. Cosa altro si sente molto bene? Le urla di chi viene colpito da un fallo. E questo può essere un problema.

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Nuovi problemi, nuove regole: possibile ammonizione per chi dopo un fallo…urla troppo per ingannare l’arbitro!
Tra le tante particolarità delle partite senza pubblico, ce n'è una che è evidente a chiunque: si sente davvero tutto quello che viene detto, comprese le urla di chi viene colpito da un fallo. E questo può essere un problema in grado di trarre...
TROPPE URLA - Anche perchè un grido di dolore molto intenso può far pensare che il calciatore sia stato colpito troppo forte dall'avversario, portando l'arbitro a valutare diversamente l'intervento. Come riporta il Sun, Sean Dyche, tecnico del Burnley, si è lamentato molto del fatto che i calciatori dell'Arsenal strillassero troppo quando i suoi facevano fallo. Il che ha portato ad alcune ammonizioni, come quella a Erik Pieters, poco apprezzate. Quando il difensore ha colpito Lacazette, il francese ha cacciato un urlo che ha indotto il signor Marriner a tirare fuori il giallo, salvo poi vedere il francese saltare in piedi come un grillo alcuni secondi dopo. Ecco perchè l'IFAB, che si occupa delle regole del calcio, darà la possibilità agli arbitri di ammonire anche...per simulazione urlata.

SERVIRÁ? - Chi verrà ritenuto colpevole di aver urlato per fingere di aver subito un contrasto più grave di quanto avvenuto, potrà essere punito con un cartellino giallo, esattamente come accade per chi accentua o inventa di sana pianta un contatto in area di rigore. Certo, sarà difficile stabilire con dovizia fino a quando un grido può essere di spavento e quanto di...recitazione. E in fondo, come spiega l'ex arbitro Clattenburg, non ce ne dovrebbe essere neanche bisogno: "È vero, prima quando qualcuno urlava si sentiva di meno, perchè i rumori ambientali dello stadio coprivano parecchie cose. Ma gli arbitri giudicano quello che vedono, non quello che sentono. Quindi è improbabile che un fischietto esperto si faccia trarre in inganno da chi urla quando subisce un fallo". Ma per nuovi problemi, in fondo, servono...nuove soluzioni.
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