calcio

No Pep, no party: e adesso quale sarà la punizione?

Il City senza Guardiola perde all'esordio in Champions e si complica la vita nel girone. Quale sarà il passo del tecnico dopo il giro di vite sui telefoni e il giorno di riposo?

Redazione Il Posticipo

No Pep no party? Senza Guardiola non si vince. Il tecnico del Manchester City è in tribuna e i Campioni d’Inghilterra affondano sotto i colpi del Lione. Adesso la qualificazione si complica. Il City deve vincere in Francia e non perdere altrri punti se vuole coltivare ambizioni.

NIENTE TELEFONI – Il primo passo è stato il divieto di utilizzare gli smartphone in tutti i luoghi di lavoro. Chi sgarra, paga una multa a importo fisso e tasso....variabile per chi usa il telefono quando non si dovrebbe. L’unico luogo in cui è permesso utilizzare i telefonini resta lo spogliatoio, ma poi gli strumenti elettronici devono rimanere lontani da qualsiasi altro luogo.

NIENTE RIPOSO – Difficile immaginare un perfezionista più “maniaco” del tecnico del City. Uno che, per capirsi, ritira il giorno di riposo ad una squadra che vince in casa 3-0 perché alcuni movimenti e qualche atteggiamento non è piaciuto. Una punizione che rende l’idea di chi sia il tecnico. Un perfezionista che vuole vincere attraverso il gioco e mai per inerzia. La punizione: una interminabile riunione tattica.

NIENTE VITTORIA – E a questo punto? Facile immaginare che vi saranno ripetizioni e corsi di recupero accelerati. Del resto la fase difensiva nei gol incassati sono così evidenti che, se la rigida gestione del tecnico continuasse, i calciatori rischiano di essere privati della libertà. Bocciata, per evidente impossibilità, una custodia cautelare fra le mura del centro sportivo non è impensabile invece un profondo e rigido ripasso che si potrebbe tradurre nel vedere e rivedere e assimilare e non ripetere i movimenti che hanno portato ad una imprevedibile sconfitta interna che condiziona inevitabilmente il cammino del City. A meno che il tecnico non torni indietro sui propri passi valutando la possibilità di aver esagerato con la linea dura che potrebbe aver mandato fuori giri il pur potente motore del City.