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Niang, un dispetto al Milan: no allo Spartak e il mercato si complica

Niang fa infuriare il Milan. In primis il certificato medico. Poi il “no” allo Spartak Mosca che complica il mercato rossonero. Dietro al capriccio? Mino Raiola e il Torino. Una situazione che potrebbe generare caos anche in ottica FPF

Redazione Il Posticipo

Niang fa infuriare il Milan. In primis il certificato medico. Una questione morale: ormai diventata un'usanza davvero disgustosa, senza rispetto per chi soffre davvero di problemi psicologici che condizionano la vita. Poi il “no” allo Spartak Mosca che non solo rovina i rapporti diplomatici con i russi, in grande e storica sintonia con la società rossonera (non a caso, lì giocano Pasalic e Luiz Adriano) ma condiziona pesantemente il mercato rossonero. Senza la cessione del francese impossibile arrivare a Rafinha.

C'è Mino Raiola dietro il gran rifiuto?

Quale è il problema di Niang?Perché ha detto no ad un'offerta vantaggiosissima sotto il profilo economico e sportivo? Come si fa a rinunciare alla Champions League? Interrogativiche si riassumono in due parole: Mino & Raiola. Sembra che l'agente si diverta a complicare i piani del Milan. I russi hanno proposto un ingaggio da 3 milioni a stagione, ovvero il doppio di quanto percepisce in rossonero, dove, fra l'altro, non rientra nei programmi della società. Una scelta comunicata e sottoscritta anche da Vincenzo Montella. Ed è proprio questo il punto. L'entourage del calciatore ne fa una questione di principio: il trattamento riservato dal Milan non gli è piaciuto. Ergo, non c'è la volontà di “accontentare” la società.

Su, quale è la vera verità?

Nessuno è cosi ingenuo da credere alla versione ufficiale. E quindi? La questione è meramente economica.Ed è un dispetto: si parte da un presupposto. Niang nel Milan, non gioca più. Quindi ha un pizzico di risentimento. Bene. Il Milan venderebbe il ragazzo per 22-25 milioni di euro allo Spartak. I moscoviti sono pronti a staccare l'assegno. Niang, però, ha un piano bis. Vuole andare a Torino, dal “suo” Sinisa Mihajlovic (che, subodorata la situazione, gli ha già garantito posto da titolare e trattamento con i guanti). Quindi? Ovviamente si impunta e fa saltare una trattativa che riduce drasticamente la liquidità rossonera. Già, perchè il Toro offre “solo” 12 milioni di euro, quindi non serve un ragioniere per capire quanto questo capriccio possa incidere nella voce “Questione di FPF finanziario”. E adesso? Si deve attendere che al ragazzo passi la "crisi". Poi si vedrà...

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