Un indizio è un indizio, due fanno una coincidenza e in Inghilterra non vedono davvero l'ora di capire se arriverà il terzo, che secondo Agatha Christie diventerebbe una prova incontrovertibile. Estate 2010, Pep Guardiola siede sulla panchina del Barcellona, che regala sette calciatori (Pique, Puyol, Iniesta, David Villa, Victor Valdes, Busquets e Pedro) alla Roja. Alla fine del mondiale la Coppa la alza la Spagna. Flash forward al 2014. Guardiola guida il Bayern Monaco, che contribuisce alla spedizione tedesca in Brasile con sette elementi (Neuer, Schweinsteiger, Müller, Lahm, Kroos, Gotze, Boateng) e la Coppa va alla Mannschaft. E ora? Pep allena il Manchester City...
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E l’Inghilterra sogna… l’effetto Guardiola
Il City di Guardiola offrirà quattro pedine all'Inghilterra e gli ultimi due Mondiali li ha vinti la Nazionale del paese dove allenava Pep. È per questo che i Tre Leoni si sono...guardiolizzati?
Il City di Guardiola offrirà quattro pedine all'Inghilterra
Che, in ogni caso, non potrà offrire alla nazionale di Sua Maestà più di quattro calciatori, dato che parliamo degli unici inglesi della rosa dei Citizens, escludendo i giovanissimi Adarabioyo e Foden. Detto, fatto, perchè Walker, Stones, Sterling e Delph sono stati convocati da Southgate per le due amichevoli di fine marzo e, a meno di infortuni, sono tutti e quattro pressochè sicuri del biglietto aereo per la Russia. Non saranno sette, ma viste le premesse forse potrebbero bastare. E se l'Inghilterra ha finalmente trovato in Stones un centrale affidabile dopo gli addii di Ferdinand e di Terry, gran parte del merito è della cura Guardiola, che ha trasformato un difensore abbastanza grezzo in un calciatore in grado di aiutare la squadra anche in fase offensiva.
I Tre Leoni...guardiolizzati?
Il che, d'altra parte, facilita un po' il compito di Southgate. Se le indicazioni delle ultime partite dell'Inghilterra verranno confermate, il commissario tecnico dell'Inghilterra, partito da...supplente e trasformatosi in titolare di cattedra, sta prendendo più di qualche idea dal libro tattico di Guardiola per modellare la sua squadra in vista dei Mondiali. Al punto da sovvertire una tradizione decennale e cominciare a schierare l'Inghilterra con la difesa a tre (per la precisione, in un 3-5-2 che a volte diventa 3-4-2-1), roba che dalle parti di Londra probabilmente non si vedeva dai tempi del Sistema di Chapman, abbandonato dopo la sconfitta casalinga contro l'Ungheria del 1953. Ma basta questo per dare del...guardiolista a Southgate? Beh, diciamo che il tecnico è abbastanza stimolato dalle contingenze tecnico-tattiche a questo nuovo corso.
Southgate...costretto a un gioco offensivo
Analizzando la rosa dell'Inghilterra, appare evidente come i migliori elementi a disposizione dei Tre Leoni giochino nella parte avanzata del campo. Le stelle in avanti sono Sterling, Rashford e Kane, che nonostante l'infortunio si candida come uno degli assoluti protagonisti del mondiale in Russia. E c'è anche il buon Lingard, che è emerso un po' in ritardo nel Manchester United, ma che si sta facendo una reputazione da super-sub, un ruolo che in una competizione internazionale rischia di essere decisivo. A centrocampo c'è Dele Alli, che potrà essere accompagnato dai vari Lallana, Oxlade-Chamberlain e Eric Dier. Due terzini molto offensivi come Rose e Walker, spostati in mediana, rischiano di fare la differenza. Ed ecco perchè Southgate ha deciso di...guardiolizzarsi. Meglio utilizzare i calciatori dove possono rendere meglio, anche a costo di cambiare le carte in tavola. E se anche un pizzico di scaramanzia dovesse servire a qualcosa, l'ombra di Pep potrebbe allungarsi di nuovo sulla Coppa e riportarla a Londra dopo 52 anni...
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