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L’Almanacco del Posticipo – 27 giugno

Storie di sport e lo sport nella Storia

Redazione Il Posticipo

Nati il 27 giugno

1977 - Nasce a Madrid Raul Gonzalez Blanco, leggenda del calcio spagnolo ed in particolare del Real Madrid. La sua carriera calcistica inizia però tra i cugini dell'Atletico, che però nel 1992 per problemi economici è costretto a sopprimere la sua cantera. Raul passa quindi alla Casa Blanca dove rimane per ben diciottoanni, prima di concludere la sua storia con le maglie di Schalke04, Al-Sadd e N.Y. Cosmos. Per Raul con le merengues sei campionati e tre Champions League.Con 741 apparizioni in tutte le competizioni, il numero 7 è primatista assoluto di presenze con il Real e resta ancora oggi una delle inconfondibili icone del club.

1985 - Tanti auguri a Nico Rosberg, nato a Wiesbaden (Germania) trentadue anni fa. Figlio di Keke, campione del mondo di Formula 1 nel 1982 con la Williams, il giovane Nico segue l'esempio del papà e comincia a correre sui kart già in tenera età. Dopo alcune esperienze in Formula 3 e GP2 (primo campione nella storia della categoria), viene ingaggiato come pilota titolare della Williams, che guida per quattro stagioni. Nel 2010 arriva il passaggio in Mercedes. Nelle sette stagioni nella scuderia tedesca convive con due compagni di box abbastanza ingombranti, prima il sette volte iridato Michael Schumacher e poi Lewis Hamilton. Nella sua ultima annata nel Circus centra il titolo del mondo all'ultima gara davanti al britannico e si ritira portando con sé il numero 1.

Eventi sportivi del 27 giugno

1988 - In uno scontro tra due pugili imbattuti, Mike Tyson distrugge Michael Spinks in appena 91 secondi e mantiene le cinture dei pesi massimi di tutte le sigle. L'incontro (che incassa quasi 70 milioni di dollari, con borse da 20 e 13 milioni per campione e sfidante) viene organizzato ad Atlantic City, in New Jersey ed è deciso da un violento inizio della prima ripresa di Tyson, che manda al tappeto Spinks per la prima volta dal 1983, e poi chiude il match con un rapido uno-due. Con neanche due minuti di durata, si tratta del sesto match valevole per il titolo dei massimi più breve di sempre.

1992 - Al terzo turno di Wimbledon il numero 193 del ranking mondiale Andrej Ol'chovskij sconfigge a sorpresa Jim Courier, testa di serie numero uno e già vincitore dell'Australian Open e del Roland Garros. Il russo si impone in quattro set, 6-4, 4-6, 6-4, 6-4 e procede agli ottavi, dove verrà sconfitto da John McEnroe, alla sua ultima partecipazione ai Championships. Courier invece vede così sfumare la possibilità del Grande Slam. Non vincerà mai a Wimbledon, venendo sconfitto in finale l'anno successivo da Pete Sampras.

Aforisma del giorno

Arbitri, fate il vostro lavoro e lasciate fare ai giocatori il loro. Loro giocano, voi fischiate. Non fermate la partita per parlare tra di voi o con il tavolo. (DanPeterson)