Che i rapporti fra il Real Madrid e il PSG non siano idilliaci è noto. A raffreddarli ancora di più, quanto accaduto nel prepartita dell'ottavo di finale... anticipata di Champions. Le tensioni sono evidenti e neanche troppo celate dalla proprietà del Paris Saint-Germain che evidentemente non ha digerito il caso Mbappé e il sostegno di Perez alla Superlega. Elementi deflagrati in una intervista concessa da Nasser Al-Khelaifi a Canal + che non lascia spazio alle interpretazioni.

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Nasser Al-Khelaifi: “Zero rapporti con il Real io credo nel calcio accessibile a tutti. Mbappé? Vuole vincere”
Che i rapporti fra il Real Madrid e il PSG non siano idilliaci è noto. A raffreddarli ancora di più, quanto accaduto nel prepartita dell’ottavo di finale… anticipata di Champions. Le tensioni sono evidenti e neanche troppo celate...
ZERO RAPPORTI - Il presidente del PSG chiarisce quali... non siano i rapporti con la Casa Blanca: "Credo sia totalmente inutile nascondersi, del resto lo sanno tutti. Fra noi e il Real Madrid non intercorre alcun tipo di relazione. Personalmente, non ho alcuna intenzione di tornare indietro su quanto è accaduto negli scorsi mesi. Semplicemente questo club e il Real Madrid hanno opinioni, mentalità e obiettivi da perseguire totalmente diversi. Non abbiamo quasi nessuna relazione. Non tornerò indietro su quello che è successo. Abbiamo opinioni, mentalità e obiettivi molto diversi. Io credo nel calcio accessibile a tutti, dal club più piccolo al più grande. Loro evidentemente non la pensano allo stesso modo".
MBAPPÉ - Inevitabile la domanda sul futuro di Kylian Mbappè. In Spagna sono certi che possa essere l'ultima stagione a Parigi prima di trasferirsi a Madrid. "Kylian è un campione, ha un grande cuore e si sta comportando da professionista esemplare. Posso solo confermare che non pensa ad altro che a vincere tutte le partite. Il ragazzo è orgoglioso di giocare per il Paris Saint Germain e di rappresentare la squadra della sua città natale".

MESSI - Spazio anche per le difficoltà incontrate da Messi. "Non è facile cambiare squadra e città dopo tanti anni. Può essere qualcosa di tremendamente complicato da affrontare e ne sono perfettamente consapevole. Leo però si sente sempre meglio, è a suo agio nella città si sta adattando al campionato francese e non vede l'ora di tornare a giocare in Champions League, competizione dove storicamente rende al massimo".
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