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Nasce il #Neymarnao: i tifosi brasiliani non vogliono Neymar in nazionale

La convocazione di Tite ha evidentemente contrariato i tifosi del Brasile. In molti aderisco al #neymarnao. Ovvero all'idea di non vedere il calciatore del PSG in nazionale.

Redazione Il Posticipo

Non sono giorni facili per Neymar. Il calciatore, come riporta Record, ha parlato con Tite dicendogli che aspetta di capire quale sia il suo immediato futuro, che dipende dalle scelte del PSG. Il tecnico, preso atto dell'infortunio alle spalle, ha deciso di convocare il fuoriclasse del PSG per le sfide amichevoli contro di inizio settembre con Colombia e Perù. Le prime due uscite della nazionale fresca vincitrice della Copa America, coincidono con alcune assenze forzate che hanno spinto il CT a scelte quasi obbligate. Non rinuncerà, però a Neymar. Viste alcune assenze obbligate, Gabriel Jesus per squalifica e Alisson per infortunio, e la volontà di procedere ad un certo rinnovamento Tite non vuole farne a meno. I tifosi invece lo lascerebbero volentieri a casa.

Alcuni sono severissimi. Alcuni giudizi particolarmente trancianti. "Neymar, semplicemente in questo momento non è un giocatore. A questo punto convochiamo anche Adriano che è un bravo ragazzo e ha un gran cuore.

Anche questo tifoso ci va giù pesante. "Neymar non gioca da tre mesi, non ha una squadra, non sa neanche dove e se rimarrà. Non ci sono giustificazioni per una sua convocazione".

MERCATO-  Il "movimento" comunque non è nuovo. Era già nato la scorsa estate, quando le disavventure del brasiliano avevano spaccato la "torcida" fra pro e contro il fenomeno del PSG. Sino a qualche mese l'opinione era più o meno divisa a metà. Dopo il trionfo in Copa, evidentemente la percezione è che si possa vincere anche senza l'apporto del ragazzo sospeso fra Parigi, Barcellona e Madrid. In questo senso, qualcuno suggerisce anche i consigli per i "non acquisti" in modo forse troppo caustico.

"Per favore, Real non prenderlo, la scorsa stagione è stata disastrosa, immaginiamo con lui, farà caos con  i giovani, è un cattivo esempio dentro e fuori dal campo. Già è scomparso. Non si riprende più".