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Quando il Napoli cade non sa aprire il paracadute

Il pareggio di Milano certifica il sorpasso della Juventus, ma anche l'incapacità del Napoli di ripartire di slancio: i quattro 0-0 stagionali sono arrivati tutti dopo delle sconfitte.

Redazione Il Posticipo

Il Napoli cade, ma poi si rialza...più o meno. Dopo la sconfitta contro la Roma arriva il pareggio con l'Inter. Che ci potrebbe anche stare, avendo giocato a Milano, ma che certifica il sorpasso della Juventus, anche al netto del match che i bianconeri devono recuperare contro l'Atalanta. Ora la squadra di Sarri torna ad inseguire, con la consapevolezza maturata nelle ultime stagioni ad alto livello che quando i bianconeri scattano in avanti, è maledettamente difficile stargli dietro. Ma anche, numeri alla mano, con i propri limiti ben evidenziati da un dato incontrovertibile. Questo Napoli non è in grado di aprire il paracadute.

Quando perde, difficilmente il Napoli riparte di slancio

Uscendo fuori di metafora, sbirciando il calendario per data degli azzurri, emerge una curiosa coincidenza. Tutti e quattro i pareggi stagionali in serie A, tra l'altro tutti arrivati con il risultato di zero a zero, giungono dopo altrettante sconfitte. Il primo dei due scontri a reti bianche con l'Inter segue la sconfitta contro il Manchester City. La stessa cosa accade qualche settimana più tardi, quando dopo aver visto la squadra di Guardiola espugnare il San Paolo, Sarri e i suoi non sono andati oltre lo zero a zero contro il Chievo. Canovaccio che si ripete dopo l'ultima partita del girone di Champions contro il Feyenoord (segno X in schedina contro la Fiorentina) e di nuovo dopo la debacle casalinga contro la Roma.

Quattro 0-0 dopo altrettante sconfitte

E a questo punto la differenza sembra farla più la testa che le gambe. Il Napoli ha saputo rialzarsi dopo altre sconfitte (Shakhtar, Lipsia e Atalanta in Coppa Italia), ma in quei casi ha trovato di fronte a sè tre squadre non irresistibili come Benevento, Verona e SPAL (con cui gli azzurri hanno sofferto più del dovuto). Quando l'asticella si è alzata un minimo, i tre tenori non hanno cantato e sono arrivati solo quattro punti in altrettante occasioni. Troppi, se si pensa che la Juventus capolista è ferma ad un solo pareggio per 0-0, peraltro sempre contro l'Inter.

Il destino degli uomini di Sarri è in mano...alla Juventus

Il calendario sembra promettere ancora che gli uomini di Sarri possano dire la loro per quello che riguarda lo Scudetto, perchè la Juventus ha molti scontri complicati, mentre delle prime otto in classifica il Napoli attende solamente lo scontro diretto, il Milan e la Sampdoria. Il problema però rischia di essere la tenuta psicologica di una squadra che finora ha fatto i salti mortali per mantenere la testa della graduatoria, che con tutta probabilità farà il record di punti societario e a cui comunque tutto ciò rischia di non bastare. Da prede, si torna ad essere cacciatori. Meno pressione, forse, ma significa che il destino dei partenopei è nelle mani...della Juventus. Visti i precedenti, non la miglior prospettiva possibile.