Una partita che dimostra tutta la maturità del Napoli. Una squadra pronta a vincere. Sarri si gode il momento, consapevole che gli uomini in rosa stanno vivendo il loro massimo periodo di forma. Se la squadra riesce a gestire le partite senza difficoltà lo deve a due fattori: i calciatori si conosco tra di loro da anni e i pilastri della squadra sono i più esperti.
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Napoli, raggiunta la maturità, adesso l’Università
Il Napoli schianta il Cagliari. La partita non ha avuto nulla da dire, ma nascondeva mille insidie: dopo la Champions League, sarebbe stato semplice cadere.
Qualità delle grandi squadre
Saper gestire la partita è un'esclusiva delle grandi squadre. Contro il Cagliari, il Napoli non ha mai sofferto. Tutto secondo copione, considerato il fattore casalingo e i due differenti momenti di forma degli undici in campo. Dopo l'impegno in Champions League, al termine di un ciclo che ha visto il Napoli giocare ogni tre giorni, la prestazione non era ovvia. La squadra è stata intelligente, ha gestito i ritmi, trovato i gol senza mai accelerare l'azione. Prestazioni del genere fanno la differenza tra il primo ed il secondo posto. Vincere così limita notevolmente la stanchezza.
Il ritmo nel sangue
L'uomo dei tempi ha la maglia numero otto: Jorginho è il metronomo della squadra. Dai suoi piedi si capisce il ritmo che dovrà avere l'azione. Sempre presente, sia nel disimpegno difensivo, quando a forza di triangoli il Napoli si libera del pressing avversario, sia nella manovra offensiva, quando è il momento di allargare sugli esterni e sfruttare le sovrapposizioni dei terzini. Meno appariscente del tridente offensivo, ma altrettanto essenziale. Non è un caso che contro la Spal, con l'italo-brasiliano in panchina, il Napoli abbia faticato nella gestione dei novanta minuti. Una partita che ha portato gli uomini di Sarri ad usare molte più energie del previsto, specialmente dopo il 2-1 di Callejon, momento in cui i ritmi dovevano calare.
Sfruttare le caratteristiche del campionato
È la Serie A. Volente o nolente, questo offre il campionato, e questo deve sfruttare Sarri. La più grande differenza tra la Premier League e tutti i campionati d'Europa, è la possibilità di risparmiare le energie. In Inghilterra nessuna squadra esce dalla partita, impedendo così a chi è in vantaggio di gestire il risultato. Dopo la maturità il Napoli si iscrive all'università: dopo la pausa arrivano Roma, Manchester City ed Inter.
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