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Napoli, errori…Insigni

Dopo Milano, anche Reggio Emilia. Insigne rischia di compromettere la corsa scudetto del Napoli. Altri errori clamorosi che costano carissimi in termini di punti e classifica.

Redazione Il Posticipo

Errori Insigni. Lorenzo il Magnifico stecca in casa del Sassuolo. Errori che potrebbero pesare tantissimo nella corsa scudetto. L’esterno ha i palloni giusti per abbattere la resistenza del Sassuolo ma li spreca, così accaduto a Milano con l’Inter e con la maglia della Nazionale.

Una settimana terribile per Insigne

Non sarebbe giusto né onesto additare Insigne come responsabile di una rincorsa che sembra complicatasi. È però innegabile che il calciatore abbia vissuto settimane perlomeno complicate. Errori clamorosi contro Inter e Sassuolo, aggiunti a quelli in nazionale contro l’Argentina. Due occasioni, quelle in Serie A, che sarebbero bastate e anche avanzate per rimettere il Napoli in carreggiata. È sufficiente immaginare come sarebbe la classifica con quattro punti in più e tutta la pressione del mondo sulle spalle (comunque larghe e forti) della Juventus. Proprio lui, napoletano verace e tifosissimo azzurro, rischia di compromettere la rincorsa al sogno tricolore.

Napoli sbiadito

Al netto degli errori di Insigne, la squadra è apparsa sottotono. Il Napoli resta piacevole a vedersi ma non innesta le marce altre e produce un calcio monotematico. Una squadra incapace di cambiare ritmo per intensità e velocità. Solo in rare occasioni la squadra esce dal pressing del Sassuolo. E in altre non riesce a incidere sotto porta, rischiando anche di capitolare. I padroni di casa hanno qualcosa da recriminare sul gol del pareggio, ma la decisione più discutibile di Fabbri è il possibile cartellino rosso risparmiato ad Albiol. Nel complesso il Napoli può prendersela solo con sé stesso.

Ennesimo match ball sciupato: problema di personalità?

A pensarci bene, Insigne è privo del Killer instinct. Lo stesso che manca al Napoli. Ciò che permette di trasformare in oro anche un’occasione e rendere concreto nel massimo risultato il minimo sforzo. Il Napoli in versione emiliana è esattamente l’opposto. La montagna ha partorito il topolino. La mole di gioco prodotta non è proporzionale alle occasioni create, comprese quelle sciupate. Problemi di personalità? Beh, una squadra che ambisce allo scudetto e cha ha il match ball per portarsi nuovamente avanti in classifica non spreca un’occasione del genere. La sensazione è che sia mancata, per l’ennesima volta, la personalità per il salto di qualità decisivo. Una cosa è essere consapevoli dei propri mezzi, un’altra gestire la pressione e la responsabilità di poter raggiungere un traguardo storico. La Juventus difficilmente concederà altre occasioni.