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Napoli, stavolta a Capo(di)chino

Il Napoli getta lo scudetto...nell'Arno, travolto da una tripletta di Simeone. Azzurri mai in partita, complice l'espulsione di Koulibaly e un crollo mentale.

Redazione Il Posticipo

Napoli, a Capo...chino a casa. Una tripletta di Simeone infrange il sogno azzurro. E lo scudetto scivola via, perso nell’Arno. Fiorentina-Napoli ha mille sfaccettature. Il Napoli può anche recriminare su quanto accaduto a Milano, ma aveva comunque l’obbligo di scendere in campo a Firenze. Invece esce (s)travolto da un match che forse non ha mai saputo interpretare come doveva.

KOULIBALY – Molto, se non tutto, si decide nei primi 600 secondi. Il calcio è strano. Spietato. Koulibaly dà e Koulibaly toglie. L’eroe di Torino si fa sorprendere sullo scatto da Simeone. Il Chjolito si incanala sui binari verso Reina. Il colosso lo travolge. Fallo. Non si discute. Resta solo da capire se sia rigore o no e il colore del cartellino. La sliding door del Franchi è tutta qui. Il VAR stabilisce che il fallo è fuori area. Chiara occasione da gol. Rosso. Questione di centimetri. Probabilmente sarebbe stato più conveniente rimanere in undici e subire il calcio di rigore. Invece le porte girevoli questa volta, si chiudono in faccia al Napoli.

ASSENTE – Al netto dell’errore, resta la sensazione che la squadra sia stata assente, svuotata. Come se avesse subìto mentalmente il match. E non è un caso. Si è ripetuto, per certi versi, quanto accaduto dopo Lazio-Juventus. Una vittoria inaspettata dei bianconeri ha fatto vacillare le certezze. Risultato? Il secondo Napoli peggiore della stagione, che fa il paio con quello visto in casa contro la Roma. E non a caso, rimane in balia dell’avversario senza trovare mai la chiave giusta per riaprire il match.

FIORENTINA - Fine della corsa. Lo snodo di Firenze è decisivo e il Napoli deraglia. Missione difficile, quasi impossibile. In tutto ciò, innegabilmente, brava la Fiorentina. Aveva davanti la squadra più motivata della domenica. Ha sfruttato la superiorità numerica. Una squadra che gioca a calcio e capace di fermare prima la Roma e poi realizzare tre gol al Napoli senza mai rinunciare alla proposta di gioco. E in grado, forse, di decidere lo scudetto.