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Musiala e quella scelta dolorosa tra Germania e Inghilterra: “C’erano notti in cui non riuscivo a dormire…”

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Jamal Musiala sarà certamente una delle stelle del Bayern Monaco di questa stagione, ma anche dei mondiali in Qatar con la Germania. E pensare che poteva indossare anche la maglia dell'Inghilterra. E scegliere...è stato parecchio complicato!

Redazione Il Posticipo

Jamal Musiala sarà certamente una delle stelle del Bayern Monaco di questa stagione, ma anche dei mondiali in Qatar. Anche perchè il classe 2003, a ben vedere, nel Golfo Persico poteva volarci con ben due maglie, quella della Germania, che è quella che indosserà, e quella dell'Inghilterra. Merito del passaporto, visto che Musiala è nato a Stoccarda da padre anglo-nigeriano, il che gli ha permesso di diventare anche cittadino di Sua Maestà. Un qualcosa che gli è stato parecchio utile quando ha cominciato la sua scalata al calcio che conta, prima con le giovanili del Southampton e poi, per ben otto anni, con quelle del Chelsea. Ma nel 2019, la sua vita è cambiata.

Il ritorno in Germania

Ha chiamato il Bayern Monaco, non esattamente un club a cui è facile dire di no. E rispetto ai Blues, che hanno un vivaio fantastico ma che a volte di tutti quei calciatori...non sanno che farsene (come dimostrano ampiamente i casi di Tammy Abraham, Declan Rice e Tino Livramento), i tedeschi hanno subito messo in chiaro che Musiala, con il suo talento, sarebbe presto entrato a far parte della prima squadra. Detto, fatto, visto che il trequartista ha esordito a giugno 2020 e ha fatto parte anche della rosa che ha vinto il Triplete. Dunque, quella di tornare in Germania è stata una scelta che ha pagato. Ma non è stata esattamente semplice, come ha spiegato lo stesso calciatore in un'intervista a BRSport.

Decisioni complicate

"Ho spesso preso decisioni complicate in vita mia. Venire al Bayern non è stato facile, anche perchè al Chelsea avevo la mia comfort zone. C'erano tutti i miei amici, eravamo come una famiglia. E qui in Germania non sapevo cosa aspettarmi. Uscire dalla mia comfort zone a quell'età mi ha fatto crescere come persona". E poi un'altra scelta complicata, quella tra la nazionale tedesca e quella inglese, che facevano entrambe pressioni. "Ci sono state notti in cui non riuscivo a dormire. In quel momento non sai mai quale sarà la decisione giusta, ti chiedi sempre cosa dovresti fare. Ci ho pensato parecchio. Ma in Germania mi ento più a mio agio, quindi penso sia la decisione giusta. E poi non posso comunque tornare indietro e mi sono detto che qualsiasi decisione avessi preso non ci avrei dovuto ripensare". Per la gioia della Germania, che sogna un altro mondiale anche grazie a lui.