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Mourinho vuole Arnautovic: un…reduce del Triplete per lo United?

Lo United di Mourinho sarebbe pronto a sborsare trenta milioni di euro per un reduce del Triplete. Balotelli? Quaresma? No...Arnautovic!

Redazione Il Posticipo

Josè Mourinho, un nome, una garanzia. Nonche, per i tifosi dell’Inter, due parole che evocano ricordi dell’annata più dolce. Triplete, trionfo assoluto e incontrovertibile. E chissà, forse ora che al Manchester United lo Special One non se la passa benissimo, magari un po’ di nostalgia degli anni nerazzurri ce l’ha anche lui. Il che spiegherebbe l’ultima suggestione di mercato che riguarda i Red Devils. Lo United sarebbe pronto a sborsare trenta milioni di euro per un reduce del Triplete. Chi è rimasto di quella squadra in grado di dominare il mondo? Tra gli altri, Balotelli, Quaresma e...Arnautovic. È lui che, secondo Metro e molte altre testate di Sua Maesta, Mou vorrebbe a Old Trafford.

TRIPLETE - Il nuovo Ibra. O almeno così lo avevano etichettato quando nel 2009 i nerazzurri lo prelevano in prestito con diritto di riscatto dal Twente. Lo voleva anche il Chelsea, ma un infortunio fa saltare la trattativa e alla fine ci scommette su l’Inter. L’austriaco arriva ad Appiano Gentile nell’anno più bello ma, paradossalmente, anche quello in cui è più complicato emergere. Lui ci mette del suo, anche perché quando a vent’anni passi da una cittadina olandese a Milano, beh, ci sta che ci sia uno scotto da pagare. Ma nonostante questo...Arnautovic porta a casa il Triplete, anche se gioca solamente in campionato. Tre presenze in Serie A, più l’inserimento nella lista Champions pur senza giocare un minuto. Quanto basta però per essere campione di tutto.

RITORNO DI FIAMMA - Dopo la finale di Madrid si dividono molte strade, tra cui quella di Arnautovic e di Mourinho. Il tecnico lascia Milano, il calciatore anche, destinazione Werder Brema. Ma anche in Germania il nuovo Ibra...non ha nulla a che vedere con l’originale. Colpi estemporanei, qualche partita alla grandissima, ma finisce lì. Per formarlo ci vuole la Premier. Prima lo Stoke, dove il talentuoso e incostante attaccante capisce che non basta il fioretto e impara a usare la clava. E poi il West Ham, a cui regala la stagione più convincente della sua carriera. Quella che può aver convinto Mourinho a dare di nuovo fiducia, alla soglia dei trent’anni, al ragazzo che quasi dieci anni fa aveva bollato come immaturo e lasciato in disparte sulla panchina dell’Inter. Certi amori, insomma, non finiscono. Fanno il Triplete, dei giri immensi e poi...ritornano!