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Mourinho, l’esperienza con la Juve ha lasciato il segno: zittisce la curva a fine primo tempo

Mourinho, l’esperienza con la Juve ha lasciato il segno: zittisce la curva a fine primo tempo - immagine 1

L'esperienza contro la Juventus ha lasciato il segno. E neanche sul 3-0 maturato dopo i primi 45' di gioco il tecnico portoghese ha dato il minimo segno di cali di tensione.

Redazione Il Posticipo

Mourinho incontentabile. Tredicesimo uomo in campo, dopo la Curva Sud. Dopo il gol di Pellegrini su punizione che ha incanalato in modo quasi definitivo la sfida sui binari giallorossi, il tecnico si è affrettato a rimettere i suoi calciatori in riga. E poi lo ha fatto anche con la Curva Sud, confermandosi assoluto trascinatore sia in campo che... dal campo.

OLE' - Il derby di Roma vive anche e soprattutto sulla presa in giro dell'avversario. E sul 3-0, sul finire del 1' di recupero del primo tempo, la squadra gioca con il pallone e il cronometro provando a nascondere la palla alla Lazio. Quanto basta e avanza per incendiare ulteriormente la tifoseria giallorossa che ha accompagnato gli scambi con degli "olè". Mourinho però si infuria. E invita, anche piuttosto energicamente, a smetterla.

Mourinho, l’esperienza con la Juve ha lasciato il segno: zittisce la curva a fine primo tempo - immagine 1

ERRORE - Il portoghese dimostra di avere, ove ce ne fosse bisogno, fiuto per il potenziale pericolo. Al lungo palleggio, segue infine un errore di misura. Palla portata via dalla Lazio che riparte e arriva al tiro in porta. Pericolo non grande, ma comunque una conclusione verso la porta di Rui Patricio che controlla agevolmente un pallone calciato da Immobile e smorzato dai centrali giallorossi. Sufficiente, tuttavia, per mandare su tutte le furie il tecnico portoghese che ha invitato la Curva Sud a... silenziarsi per quanto possibile. Non tanto per non mancare  di rispetto agli avversari, ma per non deconcentrare la squadra evidentemente non avvezza ad addormentare il gioco.

ESPERIENZA - L'esperienza contro la Juventus ha lasciato il segno. E neanche sul 3-0 maturato dopo i primi 45' di gioco il tecnico portoghese ha dato il minimo segno di cali di tensione. E questa volta ha funzionato. La Roma non si ripete. Rimane presente a sé stessa, mantiene il vantaggio accumulato nella ripresa, gestisce il ritorno della Lazio, vince il derby e porta a casa una vittoria preziosissima non solo per la supremazia cittadina ma anche per la corsa all'Europa League.