Un giocatore molto giovane non va esaltato troppo. Josè Mourinho lo sa e decide di usare con Joao Felix l’antica regola dell’alternanza: bastone e carota. Lo Special One lo fa a mezzo stampa, attraverso 11, il canale tematico della federcalcio portoghese. Le sue parole sono state riportate da Marca.
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Mourinho catechizza Joao Felix: “Non può sfuggire alla severità dei numeri”
Josè Mourinho ha rilasciato un’intervista a 11, il canale ufficiale della federazione portoghese. Qualche parola sull’Atletico e... tante su Joao Felix.
I NUMERI - Mourinho parla dell’Atletico ma, principalmente del giovane gioiello portoghese appena arrivato per 126 milioni: “Ora ha una sfida adatta alle dimensioni del suo talento e all’investimento che il club ha fatto con lui. Credo che non si possa sfuggire a questa responsabilità: non importa se hai 18, 20 o 25 anni, importa il talento e la responsabilità che hai. E questa è la responsabilità dei numeri”. E per numeri, non si possono intendere solo quelli usciti sui giornali in merito al suo trasferimento, quelli economici. Ora, i numeri dovrà farli in campo, con la sua maglia, quella numero 7 che per l’Atletico significa molto. Mou, però, parla proprio di altri numeri. Di soldi, che nel calcio di oggi vogliono dire davvero molto.
IL CLUB - Il portoghese, poi, parla anche dell'Atletico, che ha deciso di investire sul giovane campione lusitano. “Il livello di investimenti dell’Atletico dà loro la responsabilità di giocare per vincere campionato o Champions League. Naturalmente, il Real e il Barcellona, per potere, potenziale economico, cultura e qualità devono essere sempre lì. L’Atletico, invece, negli ultimi anni ha vissuto un po’ dietro le quinte ma il livello di investimento raggiunto è incredibile. È tempo di dire ‘eccoci, siamo grandi, vogliamo esserlo e siamo qui per vincere!’”. Così palrò Mou, che nei panni di commentatore, evidentemente, si trova molto a suo agio.
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