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Montella chiama, il Milan risponde?

Al netto delle punzecchiature, il rapporto fra il Milan e Montella non è poi così logoro. E potrebbe portare a uno scambio di mercato che conviene a tutti. Protagonisti: Muriel e Kalinic.

Redazione Il Posticipo

Montella punzecchia il Milan. E la societa rossonera risponde. Polemiche chiuse, ma mercato aperto. Nessuno ha voglia di alimentare discussioni o cavalcare la tigre della dialettica. Niente di personale, del resto non ha senso scontrarsi, specialmente se vi sono interessi in comune. Kalinic e Muriel, tanto per non fare nomi.

Kalinic a Siviglia

Il Milan e Montella si sono lasciati senza rimpianti. Il tecnico ha trovato dimensione e risultati in Liga, dove la sua idea di calcio, basato sul possesso palla prolungato, è apprezzato nonchè sostenuto dai risultati. Il tecnico italiano però ha un cruccio. Gli servirebbe un attaccante. E a Milano è rimasto  Kalinic. Il centravanti croato è stato sponsorizzato dall'Aeroplanino. Difficile, complice l'esplosione di Silva e Cutrone, che trovi ancora spazio in rossonero. Facile che sia invece ben accolto da Montella, che lo ritiene ideale nel doppio ruolo di attaccante e regista offensivo. In Spagna, fra l'altro, si gioca un calcio meno tattico e più propositivo. Le maglie difensive sono più larghe e Kalinic potrebbe trovare una seconda giovinezza. Il Milan è stuzzicato dall'idea di cederlo con diritto di riscatto in modo che, qualora tornasse a segnare, possa rientrare dal corposo investimento della scorsa stagione.

Muriel a Milano

Anche il Siviglia, del resto, ha ciò che interessa al Milan. Muriel. Ala con il vizio del gol. Un giocatore potenzialmente straordinario. Colpi da Ronaldo e stile di vita da "gordito" che ne hanno limitato il rendimento. Se disciplinato dentro e fuori dal campo, però, è un fenomeno assoluto in grado di fare la differenza in qualsiasi campionato. In un 4-2-3-1 con Suso e Calahnoglu dietro una punta, o nel 4-3-3 farebbe sfracelli. A Siviglia ha giocato molto e reso meno delle attese. Ventitrè presenze e sei reti, con un solo assist. Il colombiano tornerebbe anche a piedi in Italia e il Siviglia può accontentarlo. Il suo valore oscilla sui 20 milioni, ma è in ribasso. Situazione pressoché identica a quella di Kalinic. Ecco perché uno scambio sarebbe l'ideale per provare a rivalutare i due calciatori. Fra l'altro non vi sarebbe neanche circolazione di liquidità. Una scelta che accontenterebbe tutti, UEFA compresa.