Difesa a 3 o a quattro? Trequartista o no? I dubbi tattici di Montella si riflettono su un Milan bello ma ancora non convincente al 100%. Il precampionato lascia in eredità un paio di dubbi sul nuovo modulo e la sensazione che il tecnico voglia iniziare la stagione con la linea a quattro. Un'idea che sarà riproposta anche nell'andata dei play off di Europa League contro i macedoni dello Shkëndija.
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Montella non “molla” il 4-3-3: una scelta rischiosa?
Montella lascia o no il 4-3-3? La sensazione è che il tecnico non voglia abbandonare il "suo" modulo. Una scelta rischiosa in considerazione del materiale tecnico a disposizione.
Alternative di uomini e di gioco ma la base?

Sconfessare il dogma per il trequartista?
Insistere sul 4-3-3, fra l'altro, significa rinunciare a, o limitare, anche Calhanoglu, una delle più belle sorprese di inizio stagione. Una scelta quanto mai complicata: il turco garantisce corsa e qualità oltre che soluzioni balistiche dalla grande distanza. Accolto con scetticismo, l'ex Bayer Leverkusen non era considerato indispensabile. Anzi. Nel 4-3-3 gioca come mezzala sinistra o esterno alto. Due ruoli che richiedono sacrificio e spirito di adattamento e ne mortificano il “piede”. Ecco perché l'assenza forzata di Biglia a centrocampo potrebbe ridisegnarne la posizione e restituirlo al ruolo di trequartista dietro le due punte con licenza di assist e conclusione personale. In questo caso Montella dovrebbe optare per il 4-3-1-2 o, chissà, per quel 3-4-1-2 che, a occhio e croce, resta il modulo ideale, considerando un centrocampo di fatica e l'inserimento di Andrè Silva e Suso. In attesa, ovviamente, di Mister X.
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