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Quale Roma a Bergamo? Di Francesco è chiamato alle prime scelte

Quale Roma a Bergamo? Monchi ha allestito la squadra per tempo? Alla Roma mancano due pedine fondamentali: un centrale e un esterno destro. E Di Francesco deve scogliere ancora diversi dubbi.

Redazione Il Posticipo

 Il direttore sportivo della Roma Monchi insieme a Mauro Baldissoni, a.d. dei giallorossi.

Manca l'esterno destro, ma non è una novità

Il primo, il più ovvio, è quello sul famoso esterno destro alto, la pedina mancante alla rosa di Di Francesco. Mancante numericamente, ma anche come concetto di gioco, dato che nella notte spagnola ci ha pensato Defrel a prendere quella posizione. Esatto, proprio quel Defrel che, parola del tecnico, era arrivato a Roma per fare l'attaccante centrale, il vice di Edin Dzeko. E che invece Di Francesco, che agli adattati preferisce di gran lunga gli specialisti, ha adattato più volte nel ruolo che è stato di Mohamed Salah. Necessità virtù, perchè il giovane Ünder è arrivato con tutta la buona volontà e con l'entusiasmo dei suoi vent'anni, ma evidentemente l'allenatore non si fida ancora del tutto ad affidargli la maglia da titolare. A risolvere la situazione doveva pensarci Riyad Mahrez (o chi per lui), obiettivo giallorosso da ormai un mese, che tutti più o meno si aspettavano già in rosa massimo all'inizio di agosto. E invece non se ne è fatto niente, il Leicester continua a nicchiare (anzi, lo schiera titolare all'esordio in Premier) e da quelle parti la Roma arriva al suo debutto ufficiale con la coperta parecchio corta. Inutile sperare in un acquisto lampo, di Mahrez o di chicchessia. In una settimana non ci sono i tempi tecnici e tattici per permettere a qualcuno di inserirsi immediatamente in questa Roma. A meno che non si tratti di qualcuno già a conoscenza del calcio di Di Francesco, come ad esempio Berardi, che però pare uscito definitivamente dai radar di Monchi.

In difesa scelte obbligate ed una esclusione eccellente

 Kostas Manolas

Centrocampo promosso, ma occhio al turnover

Centrocampo intoccabile, con De Rossi, Strootman e Nainggolan, ai quali spetta il compito di inserirsi sempre più rapidamente nel 4-3-3 di Di Francesco e di esprimersi al meglio, facendo risaltare le proprie qualità. Ma Gonalons e Pellegrini scalpitano e addirittura Gerson in questa stagione sembra poter dire la sua. Occhio quindi a non adagiarsi. Il turnover non guarda in faccia nessuno. Chi il turnover non sembra soffrirlo è Diego Perotti, nel senso che ha giocato tutte le amichevoli e sarà regolarmente al suo posto anche nel match contro l'Atalanta. Anche perchè il suo diretto concorrente, Stephan El Shaarawy, si sta riprendendo da una fastidiosa lombalgia. Sarà a breve in campo coi compagni, ma non avrà fatto neanche un allenamento con Di Francesco. E sebbene la sua capacità di attaccare la profondità sembri perfetta per gli schemi del tecnico, ci sarà da vedere la risposta in azione. Detto dell'esterno destro, che in attesa di buone notizie sarà Defrel, resta l'ultima maglia da assegnare, che a maggior ragione resta sulle spalle di Edin Dzeko. Il Cigno di Sarajevo sta lavorando molto sui movimenti ed è perfetto per lanciare le ali in profondità. C'è ancora qualcosa da rivedere nella capacità di attaccare personalmente la linea difensiva, ma il bosniaco è al momento uno dei punti fermi della squadra. Insomma, più di qualche scelta obbligata e un po' di grattacapi per Di Francesco, che sperava di presentarsi al via con una rosa già completa e totalmente avviata nel percorso di apprendimento dei suoi dettami tecnici. Non è accaduto, perchè le vie del mercato sono pressochè infinite e perchè la sfortuna è coinquilina ben conosciuta dalle parti di Trigoria. Ma questo non significa molto. Le indicazioni ricevute finora sono tutte un po' falsate dal calcio di agosto, dai carichi di preparazione, dalla naturale tendenza a non strafare in amichevole. E quindi, nonostante l'immancabile catastrofismo dei tifosi giallorssi, nell'ambiente c'è comunque fiducia. Se è ben riposta, ce lo dirà (forse) la trasferta di Bergamo.

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