Sono molte le persone, più o meno giovani, che a un certo punto della propria vita capiscono che è arrivato il momento di cambiare aria. Talvolta, il cambiamento è dettato da alcune contingenze: la fine o l'inizio di una relazione, un nuovo lavoro e quant'altro. Altre volte, sembra scattare un interruttore. Ci si trasferisce, si cambia vita ma non sempre quella di spostarsi si rivela la scelta giusta. Così si torna a casa e si capisce che è quello il posto a cui si appartiene. Questo è successo anche nel calcio a Ramon Rodriguez Verdejo, detto Monchi. Uno che nella sua Siviglia ha ritrovato un porto sicuro, dopo aver provato l'esperienza in Italia, alla Roma, senza riuscire a dare quanto sperava.

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Monchi: “A volte mi chiedo se sono un buon dirigente. Ai miei dico ‘pensa come se io fossi in vacanza’”
Sei Europa League e il Siviglia costantemente tra le grandi di Spagna. Il lavoro di Monchi in Andalusia non lascia dubbi. O forse sì? Ad averceli è proprio lui stesso...
DIRIGENTE - Eppure, quando si guarda al biancorosso, il palmares parla da sè: sei Europa League e il Siviglia costantemente tra le grandi di Spagna, compresa la stagione appena terminata in cui gli uomini di Lopetegui per poco non si infilano nella lotta a tre tra Atletico, Real e Barça per vincere la Liga. Abbastanza per non avere dubbi su se stessi? Decisamente no. Come riporta AS, Monchi parla a un evento e si mette in gioco per quello che riguarda le proprie capacità. "A volte mi chiedo se sono un buon dirigente. Sono un capo, un leader, ma perchè fondamentalmente cerco persone che si sentano anche loro leader, che sappiano prendere decisioni. E dico loro 'pensate come se io non ci fossi per un mese, se fossi in vacanza. Pianificate, fatelo voi'. Così che i risultati buoni siano merito loro, ma se le cose non vanno anche la responsabilità ricada su di loro".

OSSERVATORI - Il che si ripercuote anche sugli osservatori, uno dei segreti del metodo Monchi. Anche in quel caso, il dirigente vuole che i suoi inviati non si limitino a fare il compitino, ma partecipino direttamente al processo di scelta. "In un mondo così complicato come quello del calcio, lo scouting è importante. Se non fai capire all'osservatore che ogni decisione che prende è fondamentale quando si decide se comprare o vendere un calciatore, questo può portare al rilassamento. Ecco perchè è importantissimo spiegare loro che qualsiasi informazione mi danno sarà una chiave fondamentale per poter prendere una decisione". Un qualcosa che a Roma non ha funzionato benissimo, ma che a Siviglia i suoi frutti li dà eccome.
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