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Mirabelli e Fassone, mercato in uscita Fa-vo-lo-so

Passiamo alle cose formali. E anche a quelle sostanziali. Il Milan di Fassone e Mirabelli ha operato benissimo anche in uscita.

Luigi Pellicone

Milan, un mercato in grande stile. In uscita. Capolavoro, quello di Mirabelli e Fassone. Vendere a buon prezzo calciatori reduci da una stagione poco esaltante è ancor più difficile che acquistare top player. Ecco dunque tutti gli affari dei dirigenti.

Difesa

Il colpo più importante è senza dubbio il passaggio di Mattia De Sciglio alla Juventus, concretizzatosi per qualcosa come 12 milioni di euro. Notevole, la cessione di Ely, che ha lasciato Milano, destinazione Spagna, specificatamente Alaves per 3 milioni. Vangioni invece ha preso il volo per Monterrey (liga messicana) per 1,7 milioni di euro. Via anche Diego Lopez tornato in Spagna per 1 milione di euro.

Centrocampo

In mezzo al campo c'era parecchio da sfoltire e non è stato molto facile trovare una destinazione che soddisfacesse i partenti. Qualcuno ha storto il muso, altri invece hanno lasciato, quasi con sollievo, Milanello. Kucka è andato al Trabzonspor per 5 milioni di euro. Bertolacci è andato in prestito al Genoa. Via senza troppi rimpianti Poli che, liberatosi a parametro 0 si è trasferito a Bologna. Pessina e Crociata hanno fruttato 1,45 milioni di euro. É la somma, che fa il totale.

Attacco

Il reparto più rivoluzionato: cessione dolorosa, quella di Bacca. Quanto necessaria: 20 milioni di buoni motivi per restituirlo alla Spagna. Complicatissimo, invece, l'addio a Niang, concretizzatosi solo nelle ultime ore di questo mercato. Per il francese il Torino ha sborsato 17 milioni. Altri 13 invece provengono dall'addio di Lapadula.

A conti fatti, un mercato assolutamente intelligente, oltre che faraonico: entro il prossimo biennio il Milan incasserà una settantina di milioni che, sommati ai proventi dalla partecipazione alla Champions (obiettivo assolutamente alla portata, ma anche imprescindibile per il piano aziendale rossonero) garantiranno um tesoretto quanto mai corposo per rientrare dal prestito concesso dalla Elliot (scade nell'ottobre del 2018) e pianificare una nuova campagna acquisti. Poco da dire: Fassone e Mirabelli meritano solo applausi.

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