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Milner e l’importanza dello studio: “Ai miei figli parlo solo in spagnolo, sono cocciuto…”

milner liverpool

C'è qualcuno che pur non avendo mai giocato al di fuori dei confini del Regno Unito, ha deciso che doveva imparare a tutti i costi lo spagnolo e così ha fatto. James Milner, senatore del Liverpool, spiega il suo rapporto con la lingua di Cervantes.

Redazione Il Posticipo

Quando un calciatore si trasferisce in un paese diverso dal suo, una delle grandi difficoltà nell'adattarsi alla nuova realtà può essere la lingua.  Ma c'è qualcuno che pur non avendo mai giocato al di fuori dei confini del Regno Unito, ha deciso che doveva imparare a tutti i costi lo spagnolo e così ha fatto. James Milner, senatore del Liverpool, qualche tempo fa ha spiegato al Times il suo rapporto con la lingua di Cervantes.

SOLO SPAGNOLO - "Ho cominciato quando ho firmato con il Manchester City, per parlare con David Silva e Zabaleta, e ho continuato a esercitarmi. Ho una casa da quelle parti e sono sempre stato particolarmente impressionato dalle persone che sono in grado di passare rapidamente da l'inglese allo spagnolo". E gli esercizi costanti hanno un risultato...particolare. "Da quando i miei due figli sono nati, ho sempre parlato loro in spagnolo, mentre mia moglie gli parla in inglese. I bambini capiscono più o meno tutto quello che gli dico, è una dote bellissima da dare loro… Mia moglie può dirvelo che sono così, se mi metto in testa qualcosa la faccio. Sono cocciuto e voglio sempre avere ragione, odio perdere. Abbiamo dei gran bei dibattiti a casa, scherzando diciamo sempre che potrei fare l'avvocato". Visto il palmares, meglio rimanere calciatore...

MESSI - Il...bilinguismo forzato di Milner, comunque, è stato utile anche quando si è trovato a essere insultato da Messi durante un match di Champions con il Barcellona. L'inglese gli fa un tackle non apprezzato e la Pulce...lo insulta, non sapendo che Milner lo capisce eccome. "Messi non era contento, me ne ha dette tantissime in spagnolo mentre uscivamo dal campo alla fine del primo tempo. Mi diceva "burro", che significa asino, ma penso che nel calcio chi parla spagnolo lo usi come un termine generale per qualcuno che se ne va in giro per il campo a dare calci alla gente. Gli ho chiesto se fosse tutto a posto, ma lui non mi ascoltava, non credo che abbia realizzato che lo capivo mentre parlava in spagnolo. E a quel punto l'ho lasciato lì e me ne sono andato negli spogliatoi". Con la consapevolezza che gli esercizi di spagnolo funzionano eccome!