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Napoli fra Milik, Zielinski, conferme e suggestioni

Napoli, fra scelte e suggestioni. La conferma di Zielinski e Milik apre diversi scenari e tante prospettive. Da Sarri a Giampaolo...

Redazione Il Posticipo

Napoli, due punti di partenza che dicono molto sulle possibili scelte per il futuro. In primis, la scelta di puntare su Zielinski e Milik. Quanto basta per ipotizzare un addio di Mertens e un possibile cambio di modulo e di allenatore? Le suggestioni, specialmente in una città come Napoli, parecchio sensibile, volano. Fra l’altro, in questo momento le voci si trasformano spesso in interpretazioni…

ZIELINSKI – La conferma del centrocampista si presta a una triplice interpretazione. Il Napoli non si fida più ciecamente di Hamsik. Oppure Sarri cercherà una coesistenza. O, ancora, che Sarri non sarà più l’allenatore del Napoli. E se due indizi sono una coincidenza, basta rileggere la carriera del ragazzo. Con chi è esploso Zielinski? E in quale ruolo? La risposta porta nuovamente ad Empoli e alla figura di Giampaolo. Ma c’è un terzo indizio…

MILIK – Il probabile addio di Mertens e la conferma di Milik spingono a pensare che il prossimo Napoli possa giocare con il 4-3-1-2 o comunque con un 4-3-3 caratterizzato dalla presenza di un centravanti di peso. In questo caso non è necessariamente detto che sia una scelta ad hoc per Giampaolo, ma senza dubbio è una proposta di gioco che si adegua perfettamente al pensiero di calcio del tecnico della Sampdoria. Che ha sempre utilizzato un centravanti fisico. È altrettanto vero però che Sarri ha centrato la promozione in serie A con Tavano e Maccarrone e il 4-3-1-2. Possibile dunque che vi sia una correzione in corso anche in caso della permanenza dell’attuale tecnico azzurro. Che non sarebbe preoccupato dalle partenze di Mertens, quanto dagli…altri.

CLAUSOLE – La partenza di Mertens non spaventa più di tanto il tecnico di Figline. A conti fatti “Ciro” non è stato devastante come lo scorso anno e comunque Milik, quando è stato bene, come all’inizio della scorsa stagione, timbrava il cartellino con la stessa regolarità di Higuaìn. Ciò che preoccupa maggiormente sono le clausole, facilmente accessibili a grandi club. Una cosa è perdere Mertens, ben altro Ghoulam (35) o Albiol (appena sei) o non trattenere Jorginho. Tutti pilastri “realmente” insostituibili. E allora? Serve chiarezza…