"Musacchio, Ricardo Rodriguez, Kessiè, Andrè Silva, Borini, Calhanoglu, Bonucci, Conti, Biglia, Donnarumma. E non è ancora finita. Vincenzo Montella si troverà ad allenare una squadra completamente cambiata rispetto a quella della passata stagione: sulle spalle 187 milioni di responsabilità, che diventeranno 218 milioni una volta pagati i vari riscatti e bonus legati ai calciatori. Ciò che al principio sembrava essere una stagione di transizione, rischia di essere immediatamente la stagione della verità: non si possono acquistare giocatori di tale livello e sperare che l'ambiente non si surriscaldi.
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Milan, da anno di transizione ad anno della verità
L'entusiasmo in casa Milan è alle stelle. La squadra è nuova, ma dopo il mercato faraonico non ci si può nascondere. E la responsabilità cade tutta sulle spalle di un solo uomo.
Non c'è tempo per gli esperimenti
"Il rovescio della medaglia. Tutti sanno che il Milan avrà bisogno di tempo per diventare squadra. Il problema è che tutti conoscono anche la qualità dei giocatori arrivati a Milano. I sogni dei tifosi, dopo quattro anni di piazzamenti deludenti (ottavo, decimo, settimo e sesto posto), saranno difficili da tenere a bada. L'entusiasmo che sta avvolgendo il tifo rossonero rischia di divenire un'arma a doppio taglio. Le aspettative sono altissime, ed un inizio di campionato negativo potrebbe causare delle contestazioni peggiori rispetto a quelle degli ultimi anni, dove i tifosi, per quanto furiosi, comprendevano i limiti tecnici della squadra.

Un uomo solo al comando
"La società, per quest'anno, è al sicuro da contestazioni. Si è mossa sul mercato come non succedeva da anni: portare a termine le trattative per Biglia e Bonucci nello stesso periodo di tempo è una dimostrazione di forza da non sottovalutare. Il rinnovo di Donnarrumma, nonostante le difficoltà, è arrivato. I giocatori che l'anno scorso si sono contraddistinti sono rimasti, mentre i calciatori arrivati quest'anno usufruiranno dell'alibi 'squadra nuova'. Il loro compito è scendere il campo e dare il massimo, rispettando il copione assegnatogli; se le battute non farranno ridere, la colpa cadrà esclusivamente sullo sceneggiatore. Montella non avrà alibi.
Il futuro del Milan passa da qui
"Il tecnico rossonero si affaccia a vivere la stagione più importante e rischiosa della sua carriera: tra le mani una società che vuole tornare dove era abituata, una rosa valida e zero scuse in caso di rallentamento. Il Milan non può nascondersi: il quarto posto non basta. Per tornare ad essere importante, deve entrare quanto meno sul podio finale. Sia per un discorso di prestigio, sia per un discorso monetario: sarà pur vero che dal prossimo anno anche il quarto classificato approderà in Champions League, ma i soldi che entreranno nelle casse della società non saranno gli stessi di chi arriverà secondo. Davanti all'allenatore due possibilità: diventare colui che ha riportato il Milan in alto o essere il tecnico che non è stato in grado di trasformare 187 milioni di acquisti in una squadra.
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