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I milanisti danno…i numeri: ok Cutrone e Romagnoli, non Kalinic e Silva

I tifosi del Milan danno i...numeri dopo la trionfale settimana romana. Che ha lasciato in eredità il pollice in su per Cutrone e Romagnoli e quello verso, invece, per Kalinic e Silva. Almeno per ciò che riguarda le cifre dietro la maglia.

Redazione Il Posticipo

I tifosi del Milan danno…i numeri e girano i pollici. La finale di Coppa Italia e la trionfante settimana romana lasciano in eredità tre cifre: i numeri 9, il 7 e il 13. Non certo casuali, che hanno tutte storie differenti. Cosi come il verso dei pollici. Like per Cutrone e Romagnoli. Bocciati invece Silva e Kalinic.

Il numero 7 da Sheva a…Kalinic

C’è stato un momento preciso, nella semifinale di ritorno contro la Lazio, in cui tutti i tifosi rossoneri si sono stretti nell’…insulto. Il malcapitato è Kalinic, insieme vittima e carnefice. Il croato si divora un gol che avrebbe evitato la lotteria dei rigori e risparmiato ulteriori dispendi psicofisici in vista del derby. La diretta conseguenza è una…sollevazione popolare 2.0, che pretende l’immediata deposizione della maglia che fu di Shevchenko. Il web ha decretato: se proprio Kalinic non si può vendere, almeno gli si cambi il numero di maglia.

Il numero 9: da Silva a Cutrone

La seconda…mozione invece riguarda la maglia numero 9. Allo status quo, sulle spalle di Andrè Silva, 8 gol con i boscaioli e i dopolavoristi dei primi turni di Europa League, poi il nulla. Quanto basa per indire una seconda sommossa popolare, sempre in versione 2.0, per chiedere che quel numero sia indossato da Cutrone. Identificato, anche al netto della prestazione senza reti di ieri, come l’erede di Massaro e Pippo Inzaghi. Sulla vittoria con la Roma c’è la sua firma, così come su molte altre. E considerando che Silva è il maggior indiziato all’addio a giugno, Cutrone ne potrebbe, eccome, ereditare il numero di maglia.

Il 13 non si tocca: rimane a Romagnoli

La maglia numero 13 rappresenta un'altra reliquia importante nella storia e simbologia rossonera. Apparteneva a un certo Alessandro Nesta. Uno che ha sollevato tutte le coppe possibili. Bene, da Alessandro a… Alessio Romagnoli il passo è breve. I due hanno diversi punti in comune, come il passato laziale e il ruolo. Senz’altro anche la possibile eredità. Sotto la cura Gattuso, il centrale ex Roma è cresciuto tantissimo. Insieme a Bonucci, sono sei i match consecutivi terminati con un “clean sheet”. Romagnoli ha anche dimostrato un grande attaccamento ai colori rossoneri. Il rigore allo scadere è stato insieme, un calcio al pallone e un pugno allo stomaco, ben assorbito per portare il Milan in finale. Un gesto apprezzatissimo. Quanto basta per entrare nei cuori rossoneri: la maglia numero 13 è sua.