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Kala Kalinic nelle gerarchie rossonere

Il Milan non sa più vincere. Quarto pareggio consecutivo e adesso ci si interroga se sia il caso di insistere sul centravanti croato, titolare anche a Torino ma ancora a secco.

Redazione Il Posticipo

"Kalinic, basta così, grazie. Il Milan non sa più vincere. Quarto pareggio consecutivo e adesso più di qualcuno si starebbe interrogando se sia il caso di insistere sul centravanti croato, titolare anche a Torino ma ancora a secco. La sensazione, a questo punto, è che il gol realizzato al Sassuolo sia stato una scossa, ma non sufficiente a cambiare la stagione di un calciatore che sembra assai involuto.

"IMPEGNO – Quando un attaccante non segna, gli si chiede almeno di essere costruttivo sul piano del gioco. Beh, anche in tal senso, Kalinic non raggiunge la sufficienza. Ha attaccato male e difeso anche peggio. Sul gol subìto da De Silvestri, infatti, c’è una corposa fetta di responsabilità da parte del centravanti rossonero, nettamente sorpreso dal movimento. D’accordo, difendere non è il suo mestiere, ma non è neanche concepibile perdere un uomo così in area.

"GATTUSO - Evidentemente non c’è la giusta cattiveria e mancanza di concentrazione richiesta da Gattuso. Le dichiarazioni del tecnico fanno riflettere. Il “non detto” pesa molto di più del dichiarato, nel momento in cui l’allenatore ammette che, per rispetto della società, i giocatori che allena sono i migliori del mondo. Una delle traduzioni possibili, senza allontanarsi troppo dalla realtà, è che difficilmente il tecnico schiererebbe quegli attaccanti, ma altro non ha.

"BELOTTI – E Belotti? Al netto del rigore sbagliato, il “Gallo” non sembra aver convinto pienamente né il Milan né lo staff tecnico. E quindi con ogni probabilità si penserà a una soluzione diversa. Nel prossimo mercato sarà vietato sbagliare, anche perché i margini di manovra saranno più ristretti rispetto allo scorsa estate, così come il budget a disposizione. Di conseguenza, i rischi andranno ridotti al minimo. Il Milan vuole e può spendere una cifra importante, ma su un ritorno che sia ragionevolmente certo in termini di gol e continuità di rendimento.