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Gattuso: Gasp, che compleanno amaro!

La torta di traverso: Gattuso festeggia i 40 anni fra le critiche di Berlusconi e l'ombra di Gasperini. La società sogna sempre Conte, ma il tecnico dell'Atalanta prende quota.

Redazione Il Posticipo

Una torta di traverso. I 40 anni di Gennaro Gattuso sono agrodolci. La lettera di Ancelotti è forse il più grande attestato di stima. Fine. Poi, solo brutte notizie. Dai mal di stomaco di Silvio Berlusconi sino alle voci di successione sulla panchina del Milan. L'ultimo nome accostato è quello di Gasperini.

Un destino segnato

Gattuso non perderà il sonno per le voci intorno a lui:è consapevole del proprio destino. Un allenatore a tempo così determinato che di più non si può. Scadenza, maggio. Non si andrà oltre, al netto delle parole da tifoso di Silvio Berlusconi che nulla tolgono né aggiungono al lavoro di Rino. Il suo compito è traghettare. Reso evidente anche dalla progettualità di una società che non interverrà sul mercato di gennaio. Giusto chiedere di rivalutare una campagna acquisti sin qui fallimentare. Altrettanto innegabile, però, che dietro questa scelta si celi (neanche troppo) una sorta di bandiera bianca. Questa stagione è andata. Gattuso deve solo accompagnare il Milan in porto senza imbarcare ulteriore acqua e lasciare in eredità se possibile, un piazzamento europeo. Nella speranza che arrivi qualche gioia dalle coppe. Europa League e Coppa Italia sono i percorsi più brevi per arrivare al successo sebbene complicati e lastricati di avversari che in questo momento appaiono superiori. Ecco perché il Milan è quasi rassegnato: guarda al futuro. Con un allenatore diverso.

Gasp, che sorpresa

Il sogno della dirigenza rossonera è Antonio Conte. Resta da capire come trasformarlo in una realtà solida e possibilmente vincente. La prima alternativa è Gasperini. Un nome che stuzzica non poco. Il tecnico dell'Atalanta sta completando un piccolo miracolo. Sinora la sua stagione è migliore, sotto tutti i punti di vista di quella del Milan. Gli è avanti in classifica e ha ottenuto gli identici risultati nelle coppe. A San Siro ha dato una lezione di calcio, attendendo i rossoneri e colpendo al momento giusto. Gioca un calcio redditizio e spettacolare. Le sue squadre corrono e divertono. E, soprattutto, valorizzano il materiale umano a disposizione. I “miracoli” di Gasperini sono tanti: solo negli ultimi anni, da Gagliardini a Kessiè, passando per Cristante. Nel Milan troverebbe un ambiente pronto a scommette su di lui, che vuole, fra l'altro, prendersi una rivincita a Milano. La sua prima avventura con una big si chiuse con un esonero. L'idea è tornare all'ombra della Madonnina, sponda rossonera, stavolta però per scrivere un finale diverso.

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