In estate la scelta cromatica del tifoso del Milan era abbastanza ristretta: rosso e nero. Rosso come la passione, nero non certo come le prospettive del nuovo Diavolo cinese. Campagna acquisti faraonica, un San Siro strabordante di entusiasmo per la prima in Europa League e tanti buoni propositi per la stagione che doveva iniziare. Poi però sono arrivati tanti altri colori, tanto da trasformare il rossonero in un arcobaleno di cui probabilmente i tifosi non è che sentissero granchè il bisogno. Anche perchè è un arcobaleno sui generis, al cui termine non pare esserci la classica pentola piena d'oro, ma solo la speranza che questo momento di gran confusione passi e anche in fretta.
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Arcobaleno Milan: ogni giorno…un colore diverso
La stagione dei rossoneri si sta trasformando in un inatteso arcobaleno: tra questioni di campo e problematiche esterne, ogni giorno il tifoso milanista ha qualcosa di cui preoccuparsi.
Grigio, come la classifica
C'è poco da girarci intorno, un ottavo posto a parimerito con altre tre squadre e a ventitrè punti dalla prima in classifica non può certo essere un dato positivo. Viste le premesse, il mercato e le dichiarazioni della nuova proprietà, un campionato senza lode e con qualche infamia di troppo non soddisfa nessuno. Ci sono l'Europa League e la Coppa Italia a tirare un po' su il morale, ma le possibilità di successo in entrambe le competizioni non sono così alte da poter rinverdire l'entusiasmo estivo. L'obiettivo Champions è lontano e pressochè impossibile da raggiungere, per l'Europa di serie b c'è bagarre. E il colore di questa stagione sembra tendere sempre più a un grigio, che starà anche bene su tutto, ma non entusiasma nessuno.
Giallo, quello sulla vendita
Le malelingue sono in azione già da aprile, quando il closing ha posto fine all'era Berlusconi aprendo ufficialmente...l'anno del Dragone. Tra il prestito del fondo Elliott, le notizie che arrivano dalla Cina riguardo la effettiva liquidità del Presidente Li e le voci che si rincorrono (senza finora alcuna conferma ufficiali) riguardo un'inchiesta sull'acquisizione della società rossonera, la situazione assume appunto i toni del giallo. Esattamente ciò che, in un momento che sul campo regala poche certezze, non serve alla tifoseria, che oltre che per i fallimenti sportivi sono costretti a preoccuparsi anche di quelli...reali.
Verde, come le finanze?
Già, perchè anche la UEFA non ha riscontrato nel Milan la solidità e la programmazione necessaria ad approvare il piano di rientro volontario delle pendenze del Fair Play Finanziario. La Champions, che è stata più volte indicata come la condizione necessaria e sufficiente alla bontà del bilancio rossonero, è distante anni luce e solo i ricavi di una eventuale campagna di successo in Europa League potrebbero mitigare le perdite (virtuali) inflitte al Milan dal mancato raggiungimento del quarto posto. E dopo il mercato ricco e scoppiettante di giugno, il rischio di dover vendere già a gennaio per risanare un portafogli un po' al verde è reale.
Blu, la paura di vendere Suso
Ed ecco il motivo della fifa blu che serpeggia nella tifoseria rossonera. Le sirene del Liverpool chiamano Suso, che è già passato sulla Mersey tra i diciassette e i ventidue anni, prima di venire definitivamente scartato dai Reds. Ora pare che da quelle parti ci si sia resi conto dell'errore e l'intenzione è quella di spendere parte del denaro incamerato con la cessione di Coutinho per riportare alla base lo spagnolo. La cui clausola è valida solo dalla prossima sessione, ma che con un'offerta fuori mercato non è così certo della sua permanenza a Milano. Sarebbe uno smacco, una perdita tecnica forse devastante, ma anche la certificazione di un mercato (e di una stagione) non all'altezza delle aspettative: dei campioni arrivati a Milanello in estate, nessuno ha abbastanza richieste.
E magari alla fine dell'arcobaleno la stagione terminerà come è iniziata, con gli stessi due colori, ma con sensazioni diverse. Il rosso dell'imbarazzo ed il nero della rabbia.
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