Milan, due vie per un unico traguardo. Quello che resta, ovvero l’Europa League. La squadra è stanca e svuotata e Gattuso ha poche scelte. Specificatamente, puntare tutto sul campionato, o sulla Coppa Italia. Con tutti i rischi che ne conseguono.
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Milan, due vie diverse per lo stesso traguardo…
Milan, campionato o Coppa Italia per centrare l'Europa League? L'Importante è arrivarci, altrimenti il rischio è enorme. Ricominciare (di nuovo) a luglio.
CAMPIONATO – Il calendario sorride ai rossoneri. Al netto della stanchezza e della figuraccia con il Benevento, il Milan affronta solo avversari largamente alla portata e probabilmente anche demotivati. La sensazione è che la qualificazione all’Europa League, anche con un piazzamento che eviti l’incubo dei play off e quindi di iniziare la stagione a luglio, sia alla portata. Il Milan ha il dovere di provarci. Anche perché se si “molla” il campionato, il rischio di arrivare settimi è enorme. E ciò comporterebbe ricominciare, senza soluzione di continuità. Il Milan potrebbe dover radunarsi a giugno 2018 dopo aver giocato la prima partita di questa stagione nel luglio del 2017. Un mese di riposo su ventiquattro, una situazione che potrebbe compromettere anche la prossima stagione. Necessario, dunque, non mollare di un centimetro con le (poche) forze rimaste.
COPPA ITALIA – La via più semplice per centrare l’Europa League è vincere la Coppa Italia. Il che significherebbe, tra l'altro, arricchire la bacheca rossonera di un trofeo che manca da anni e potrebbe essere anche un punto di partenza per la nuova società. In fondo, in Italia, vi sono solo tre competizioni da vincere. La Coppa Italia sarà anche un trofeo di consolazione, ma è un gran bel consolarsi. E portarla a Milano significa anche garantirsi la certezza di giocare per un altro titolo (la Supercoppa) e, soprattutto, dare un valore a una stagione iniziata sotto i peggiori auspici. L’avversario è una Juventus che non appare certo irresistibile come qualche mese fa. Ecco perché le percentuali di vittoria sono quasi paritarie. E di certo la società non rossonera è…insensibile all’eventualità di alzare al cielo il primo trofeo del nuovo corso.
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