Milan, i…Conti tornano. Al netto delle presunte e ancora non dimostrabili difficoltà della società rossonera, i tifosi possono consolarsi con il ritorno di Andrea Conti. Fiore all’occhiello del mercato estivo, ma sfortunatissimo. Prima l’infortunio al ginocchio, poi la lunga degenza e infine il rientro.
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Milan, finalmente i…Conti tornano
In un momento particolarmente delicato ma con tutto da decifrare (e dimostrare) per la società, i...Conti tornano. L'esterno ex Atalanta è ormai prossimo al rientro.
Conti, no al recupero lampo
Sette mesi. Tanti ne sono passati dall’ultima apparizione di Conti. Quanto basta per sollevare qualche dubbio sulla reale entità dell’infortunio del ragazzo, anche in considerazione dei tempi di recupero di altri giocatori, rientrati anche 50-60 giorni prima dell’esterno ex Atalanta. In realtà nessun intoppo. Né, tantomeno, complicazioni. Il Milan ha scelto una strada conservativa anche in considerazione di cosa è accaduto altrove. I casi Florenzi, Pellegrini, Milik e Ghoulam hanno spinto lo staff sanitario rossonero a ritenere che la riduzione dei tempi sia direttamente proporzionale alla percentuale di ricaduta. Ecco perché al Milan si è scelta la strada legata alla prudenza. Ma finalmente Conti ormai è pronto per tornare in campo.
Freschezza e affidabilità per la volata Champions
Gattuso si ritrova così in rosa un calciatore fresco, pronto e riposato per la volata finale. Nella corsa alla Champions, Conti è una variabile incidente. Ha voglia di giocare e le sue qualità tecniche e tattiche non si discutono. Un vero toccasana per il tecnico calabrese, che sta soffrendo parecchio sugli esterni, da dove spesso arrivano i maggiori pericoli e i gol avversari. Il rientro di Conti è prezioso soprattutto dal punto di vista tattico. L’esterno ex Atalanta si stacca con i tempi giusti dalla linea difensiva per affrontare l’avversario e anticiparlo sul tempo. Rischio calcolato, perché le sue uscite sono puntuali e quasi sempre portano al recupero del pallone e al ribaltamento dell’azione. Ecco perché la sua assenza, anche in fase di copertura, è stata una discriminante fondamentale. Lo scorso anno 129 interventi di recupero e dieci reti della Dea sono nati da una sua azione o un suo assist. Senza contare le cinque reti messe a segno. Tantissimo, per un esterno basso in grado di interpretare indifferentemente la fase di possesso e quella difensiva. Gattuso lo aspetta, i tifosi anche. E i Conti, almeno quelli in campo, finalmente tornano sul serio.
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