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Messico, semaforo verde alle luci rosse

Messico e libertà. La Federcalcio non condanna i calciatori coinvolti nel festino a luci rosse. Era il giorno libero...

Redazione Il Posticipo

Messico e... nuvole. Non solo. Anche ville, escort, festini e luci rosse. Lo scandalo che ha travolto la nazionale centroamericana ha un seguito. La storia è nota: alcuni giocatori avrebbero partecipato a un incontro, non esattamente di calcio, con trenta prostitute. L’opinione pubblica (il Messico è un paese profondamente cattolico) è insorta. E la Federazione? Assolutamente no.

TUTTO OK - Gullermo Cantu, storico centrocampista e adesso segretario generale della Federcalcio messicana, ha chiuso il caso. I calciatori che hanno partecipato al festino non saranno puniti e neanche sanzionati. Perché? Semplice: “un giorno libero è e resta un giorno libero” e ognuno può spendere (in tutti i sensi a quanto pare) le proprie ore di permesso come preferisce. Sul web però si discute della moralità della faccenda. E in tantissimi chiedono l’esclusione della nazionale dei calciatori colpevoli. Ipotesi che non è neanche presa in considerazione. In questo senso Cantù lascia poco spazio a interpretazioni. “Non c'entra nulla il fatto che a noi piaccia o meno ciò che accade. È necessario chiarire che questi giocatori non hanno saltato un solo giorno di allenamento né una riunione di squadra. Il problema dei valori morali è e resta un fattore esterno, separato. Non li condannerò. Capisco che il problema della libertà di azione è complesso ma rientra nella sfera personale, così come sono libere sia le decisioni che il modo in cui spendono il loro tempo libero”.

POLEMICHE - Una inversione di tendenza, dunque, rispetto a quanto accaduto in passato, quando nel 2011 vi fu un qualcosa di simile e la Federazione decise di sanzionare i colpevoli. Questa volta, invece il “Tricolor” è libero. Occhio, però, a non esagerare. Alcuni media, più che sul comportamento irresponsabile, hanno incentrato la questione sulla integrità fisica dei calciatori. Certi “passatempi” potrebbero minare le prestazioni. In campo, s’intende. C’è tempo, comunque, sia per lasciarsi alle spalle la vicenda sia per concentrarsi sul Mondiale. Del resto, l’esordio non è morbido: c’è la Germania...